Vas ora diventa una frazione lo sancisce il nuovo statuto

Il nuovo Comune unificato ha ufficialmente Quero come capoluogo e sede municipale L’altra sede amministrativa diventerà un punto di riferimento per la popolazione

QUERO VAS. In molti lo avevano previsto e più di uno ha cercato di evitarlo portandosi il timore alle urne e votando “no” al referendum consultivo del 27 ottobre. Ma 82 schede contrarie (pari al 23 per cento) non sono bastate a impedire il declassamento: Vas è diventata una frazione del comune unificato di Quero Vas.

L'elenco è contenuto nello statuto comunale deliberato lunedì da Graziella Bortot, che in qualità di commissario prefettizio ricopre in un'unica persona le vesti di sindaco, giunta e consiglio comunale, in attesa delle prossime amministrative del 25 maggio. Al fianco di Vas figurano come frazioni Caorera, Carpen, Cilladon, Marziai, Santa Maria, Scalon e Schievenin. Il capoluogo, come c'era da aspettarsi vista la centralità conferita alla sede di piazza Marconi, è fissato a Quero, come il municipio.

L'ex sindaco di Vas Andrea Biasiotto aveva ipotizzato di nominare una sorta di prosindaco che si incaricasse di rappresentare politicamente il comune più piccolo. Il commissario però ha sciolto l'imbarazzo assicurando con il comma 4 dell'articolo 2 la rappresentanza politica e la partecipazione alle scelte del comune «in condizioni di parità con il capoluogo». E giusto per non arrivare ad abbandonare le sedi distaccate - in questo caso anche restaurate da poco - il municipio vuoto del Comune disciolto diventerà uno sportello comunale per gli abitanti delle frazioni di Vas, Scalon, Caorera, Marziai.

A due mesi dall'istituzione di Quero Vas, dopo aver risolto le incombenze più urgenti come l'unificazione dei bilanci e la stesura dei primi regolamenti, è stato così approvato lo statuto comunale, l'atto normativo fondamentale che regola i meccanismi e i rapporti interni di un municipio e che a suo modo ne sancisce la validità e la sussistenza.

In 40 pagine e 60 articoli sono delineati i tratti essenziali dell'ente, a cominciare dalla premessa storica che di fatto è un riassunto del percorso amministrativo che ha portato all'aggregazione del Basso Feltrino, dalla nascita dell'unione Sette ville il 20 dicembre del 2000 alla fusione dei due comuni, il 24 dicembre.

Lo stemma e il gonfalone del nuovo ente non sono ancora stati disegnati: trattandosi di una scelta politica, il commissario ha preferito demandarla al prossimo sindaco. Fino ad allora saranno esposti entrambi i gonfaloni, mentre negli atti non sarà apposto nessuno stemma ma solo la scritta “Quero Vas”.

Nel frattempo stanno per essere installati i cartelli stradali con la toponomastica del nuovo comune. Presto saranno sostituiti quelli delle cinque vie sovrapposte con l'apposizione della dicitura “Quero” o “Vas” a seconda della località di appartenenza.

Francesca Valente

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