Valmorel, ultimati i lavori al punto d’informazione turistica

LIMANA. Il punto di informazione turistica di Valmorel è diventato realtà. L’opera, appaltata a inizio agosto alla ditta Largura di Lentiai, è stata terminata. Il risultato è una struttura che si inquadra armoniosamente nel contesto paesaggistico e ambientale della frazione alta di Limana. La parte in seminterrato è stata realizzata in muratura faccia a vista, per richiamare il contesto in cui è inserita: le costruzioni circostanti e, soprattutto, la latteria. Il piano superiore è stato invece costruito utilizzando muratura e legno.
«L’intervento, a cui puntavamo da tempo», precisa il sindaco di Limana Mario Favero, «è stato realizzato a seguito della partecipazione a un bando comunitario europeo, con l’utilizzo specifico vincolato a un periodo di sette anni a decorrere dalla data di concessione del finanziamento, pubblicato sul Bur di gennaio 2011».
Un bando a cui il Comune ha partecipato e che è stato finanziato con un contributo europeo Gal di oltre 69 mila euro, 87 mila euro del Consorzio Bim e 8.500 euro con fondi propri del Comune di Limana.
«Passati i sette anni di vincolo di utilizzo», precisa Favero, «l'immobile potrebbe essere utilizzato anche per altre attività. L'amministrazione comunale ha ritenuto opportuno sfruttare tale opportunità di finanziamento europeo per realizzare una struttura che va a incrementare il proprio patrimonio edilizio a favore dei cittadini e senza incidere sul contesto ambientale e paesaggistico».
Ma anche un’opportunità per valorizzare il territorio di Limana tramite una struttura espressamente dedicata alla promozione turistica.
«Una promozione», aggiunge il primo cittadino, «che si fa anche intervenendo per abbellire il nostro territorio. In questo senso abbiamo da poco portato a termine altri lavori». In primis l’allargamento e la sistemazione dell’incrocio a Polentes, tra via Calcine e via Zampieri, «mediante la realizzazione di un muretto di contenimento e della piazzola antistante la chiesetta frazionale. Tale intervento, oltre che abbellire e valorizzare il sito, ha permesso anche di migliorare la sicurezza stradale, in quanto è stato tolto l'accesso diretto da via Calcine al sagrato della chiesa». Costo dell'opera 14 mila euro, in compartecipazione al 50%.
Finiti anche i lavori a Navasa, all’incrocio della via omonima con via Cal de S. Antonio, con allargamento della carreggiata e la sostituzione del muretto semidiroccato. «L’opera, realizzata con fondi metà nostri e metà della Comunità montana Valbelluna», dice ancora Favero, «sono da ultimare con asfaltature della parte allargata e sistemazione della scarpata».
Martina Reolon
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