Valmorel e il Nevegal uniti da un percorso in quota

Belluno. Taglia il traguardo il primo dei progetti antispopolamento lanciati da Belluno Alpina. Ieri un gruppo di 25 volontari, dell’associazione e della Protezione civile comunale, ha completato la pulizia del tracciato che collega Valmorel al Nevegal. Un percorso in quota, da fare a piedi o in bicicletta, per scoprire il territorio e le sue bellezze.
Il tracciato ad oggi è interamente percorribile, anche se non è del tutto agevole: manca la sistemazione di circa 500 metri, che sono privati e sono stati devastati dalla tempesta di fine ottobre. «Per superare questo punto bisogna salire su una forcella», precisa Gimmy Dal Farra, di Belluno Alpina. «Per questo ci piacerebbe poter sistemare anche quel tratto, così da ricavare un sentiero lineare, da percorrere a piedi, della lunghezza complessiva di 12 km».
Belluno Alpina ha anche chiesto al Comune di progettare l’intervento per la realizzazione di 1,5 km di strada silvopastorale, a completamento di quella esistente. Tutto il percorso fra Valmorel e il Nevegal, infatti, è percorribile anche dai mezzi, fatta eccezione per quel chilometro e mezzo, rimasto sentiero, fra casera Valpiana e Valdart. Sistemarlo consentirebbe anche alle famiglie di poter utilizzare il tracciato. «Se il Comune ci darà una mano con la progettazione, noi ci metteremo all’opera per trovare i finanziamenti», dice Gimmy Dal Farra. «Potrebbero essere richiesti alla Regione, attraverso il prossimo Psr».
Ieri si sono messe all’opera cinque squadre di volontari. Hanno tagliato gli ultimi alberi, pulito i sentieri, completato un’operazione avviata qualche settimana fa e che ha permesso di ricostituire un collegamento fra due comuni e due località turistiche.
«Era l’obiettivo che ci eravamo dati anche con il sindaco di Limana», spiega l’assessore Biagio Giannone, che sta coordinando la cabina di regia del progetto antispopolamento. «È molto importante avere un collegamento fra Valmorel e il Nevegal, affinché queste zone vengano conosciute e fruite dagli amanti della montagna». La giornata si è conclusa con una pastasciutta per tutti i volontari in casera Valpiana. —
A.F.
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