Vallorch, non sono stati trovati acceleranti

Alpago. È l’esito dei rilevamenti strumentali dei vigili del fuoco. Spetterà alla Procura decidere il da farsi
ALPAGO. I rilevamenti strumentali eseguiti dai Vigili del fuoco su Casa Vallorch, incendiata domenica sera in Cansiglio, non hanno evidenziato la presenza di alcun accelerante. Quindi non si conoscono le cause che hanno originato l’incendio che ha devastato, rendendola impraticabile, la struttura di proprietà di Veneto Agricoltura e gestita dal gennaio scorso dall’associazione “Lupi gufi civette”.


L’esito dell’indagine tecnica, a dire la verità, era atteso e scontato per i Vigili del fuoco visto che eventuali tracce di sostanze additive, che velocizzano lo svolgersi e completarsi della reazione che porta al rogo, possono essere sparite con l’utilizzo dell’acqua antincendio e a causa della combustione generalizzata. A questo punto sono state vagliate tutte le ipotesi tecnico-chimiche che potrebbero aver scatenato l’incendio di domenica, ma con esito negativo.


Spetterà alla Procura della Repubblica di Belluno, ora, considerare altre ipotesi come causa del rogo.


A dare l’allarme, domenica sera alle 21, è stata una coppia di escursionisti saliti in Cansiglio per ascoltare il bramito dei cervi. I pompieri ci hanno messo quattro ore per domare le fiamme, ma l’intervento è stato molto complesso. Lunghe anche le operazioni di bonifica: l’intervento si è concluso a notte inoltrata. L’edificio è stato dichiarato inagibile, anche se l’interno non è stato danneggiato dalle fiamme. Restano da verificare i danni causati dall’acqua, specie agli impianti. In base ai primi rilievi effettuati dai Vigili del fuoco, le fiamme sono scaturite dalla legnaia, situata sul retro del rifugio. Per quanto riguarda le cause, subito era stato escluso il cortocircuito.


A prendere posizione su quanto accaduto è il consigliere veneto del Pd, Andrea Zanoni che oltre ad esprimere la propria solidarietà all’associazione che gestisce l’immobile chiede di fare chiarezza sulla cause di questo rogo e invita la Regione Veneto a fare di tutto per riaprire al più presto l’immobile e far riparire le attività. «Casa Vallorch l’abbiamo visitata nel gennaio 2016 con la Quarta commissione per audire l’Agenzia veneta per l’innovazione nel settore primario (ex Veneto Agricoltura) che ci ha spiegato come funziona il centro. E confermo che si tratta di un vero gioiello».


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