Valanga cade sulla pista in Marmolada

ROCCA PIETORE. Una valanga arriva in pista. La massa di neve della lunghezza di una quarantina di metri, con un fronte di circa venti, è caduta ieri pomeriggio sul tracciato che scende dal passo Fedaia, nel tratto compreso tra Capanna Bill e il rifugio Cianel, sotto la Marmolada. Nessuno sciatore è rimasto travolto, ad ogni modo è stato necessario verificarlo con attenzione grazie ai mezzi tecnici in dotazione al Soccorso alpino e ai cani specializzati in questo tipo di ricerche, malgrado non ci fossero state segnalazioni di persone scomparse.
Il distacco è avvenuto verso le 16 e, secondo una prima ricostruzione del Cnsas, potrebbe essere stato causato da qualcuno che a monte stava facendo un fuoripista. La neve è arrivata in pista con un’altezza variabile tra il metro e mezzo e il metro. C’era nebbia in quel momento e, per la scarsa visibilità, non è stato possibile far arrivare l’elicottero. Le squadre del Soccorso alpino della val Pettorina sono arrivate a piedi o a bordo dei gatti delle nevi e hanno proceduto alla bonifica della zona interessata, in maniera da escludere l’eventuale presenza di persone travolte. I soccorritori hanno usato l’Artva per i sondaggi e si sono fidati delle riconosciute capacità di Flash, il pastore belga di Alessandro Darman, che è stato molto prezioso anche nel terremoto che ha colpito Amatrice e altri paesi del Lazio. C’era un’altra unità cinofila disponibile, quella di Danilo Fersuoch, ma non è stata necessaria.
Non c’erano molti sciatori nel territorio comunale di Rocca Pietore, in una giornata così grigia, ma quando è diventato sicuro che sotto la neve non ci fosse nessuno, l’allarme è rientrato e i soccorritori sono tornati a valle. «Non era una grande valanga, ma come al solito non l’abbiamo sottovalutata», spiega Alex Barattin del Soccorso alpino, «era comunque grande come un appartamento, giusto per rendere l’idea, c’era il pericolo che qualcuno fosse rimasto coinvolto e abbiamo effettuato un’attenta bonifica della zona».
Informato anche il sindaco di Rocca, Andrea De Bernardin, che sul campo aveva il vicesindaco Darman e il consigliere Fersuoch: «In fondo, la massa di neve precipitata sulla pista non è stata poi tanto abbondante e i miei collaboratori tendevano a minimizzare, tuttavia è stato fatto tutto quello che bisognava fare, per escludere pericoli», aggiunge De Bernardin, «l’ipotesi è che il distacco sia stato provocato da qualcuno che stava sciando fuori pista su neve instabile, ma su questo sono in corso degli accertamenti e vedremo che sviluppi avranno».
Per Arabba, ieri il rischio valanghe era definito moderato e quella dello sciatore incauto non è per niente una possibilità da escludere. (g.s.)
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