Un’ora di ricerche affannose: lo trovano morto sotto al ponte a Longarone
Mario Losso “Mariolino”, 71 anni, risultava sparito dalla mattina di ieri: fatale una caduta. Squadre di vigili del fuoco e Soccorso alpino mobilitati, in volo anche l’elicottero

È stato per decenni l’animatore dei tornei amatoriali nella zona, ex dirigente anche del Codissago: un duro colpo la scomparsa di Mario Losso, 71 anni, “Mariolino” per tutto il paese. Ieri pomeriggio è stato ritrovato senza vita sotto il ponte Malcolm che attraversa il Piave.
Una notizia che in paese nessuno avrebbe voluto sentire. Il corpo è stato ritrovato ieri pomeriggio dopo che si era diffuso l’allarme per la scomparsa dell’uomo. In paese in serata si commentava l’ipotesi che Losso sia scivolato per poi cadere giù dal ponte, ma non si escludeva che invece si sia trattato di un un gesto volontario.
Ieri pomeriggio intorno alle 15 sono state mobilitate le squadre dopo che di Losso si erano perse le tracce. La mattina aveva saltato un appuntamento di terapie mediche che stava seguendo e probabilmente anche la sua assenza in casa ha destato preoccupazione.

Le squadre di soccorso hanno subito allestito un campo base nella zona di Codissago: dai vigili del fuoco al Soccorso alpino, in campo anche l’elicottero dei pompieri arrivato da Venezia e che ha evidentemente subito individuato il corpo dell’anziano, sotto le campate della struttura.
Sono bastati pochi giri per dare indicazioni precise agli uomini a terra. Il 71enne è stato ritrovato dopo appena un’ora di ricerche: purtroppo era già privo di vita e non c’è stata neanche la possibilità di tentare la rianimazione.
Losso era una persona molto conosciuta nella zona Longaronese. Appassionato di calcio, aveva ricoperto anche ruoli di dirigente nella squadra del Codissago, squadra che aveva militato anche in Terza categoria.
Il suo spirito empatico lo aveva portato anche a essere considerato l’anima del paese: organizzava sempre lui i tornei di calcio con gli sponsor della Macelleria Angeloni di Longarone.
«Una grande perdita»: così il sindaco e presidente della Provincia Roberto Padrin. «Era un animatore di feste e di tornei, amava sempre le compagnie. Con me aveva un cruccio: scherzavamo sempre che non avevo mai partecipato a un torneo con lui che faceva da allenatore. Scherzavamo... Per tutti davvero una grande perdita» dice rammaricato il primo cittadino.
Il 71enne viveva da solo in casa e si ipotizza che la sua morte possa risalire già a mercoledì o alla notte tra mercoledì e ieri. —
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