Unicredit chiude la filiale di Borca, il sindaco: «Non ho parole»

Da metà aprile neanche più il bancomat, in un paese già senza postamat esterno. «Invierò una lettera di protesta, ma posso dirvi già adesso cosa risponderanno»
La sede dela filiale Unicredit di Borca
La sede dela filiale Unicredit di Borca

BORCA. La montagna cadorina perde un altro servizio. Dalla metà di aprile chiuderà i battenti la filiale della banca Unicredit situata a Borca. Niente più sportello, né tantomeno il bancomat, con buona pace dei residenti che dovranno spostarsi a San Vito o a Cortina; anche perché, come se non bastasse, anche l’ufficio postale di Borca, a differenza di tanti altri, non prevede un servizio di prelievo contanti automatico esterno. I residenti di Borca non hanno preso bene la chiusura dell’ufficio Unicredit, ancora meno il primo cittadino Bortolo Sala, che non le manda a dire.

«Sono senza parole. Si ragiona quotidianamente attorno al tema dello spopolamento delle terre alte e poi che facciamo? Chiudiamo l’unico sportello bancario del paese togliendo di mezzo anche il servizio bancomat. Immagino che Unicredit abbia fatto le sue valutazioni prima di prendere questa decisione, fatto sta che il sottoscritto non è stato contattato da nessuno. Siamo di fronte al fatto compiuto, senza il minimo coinvolgimento. Sono arrabbiato. La chiusura dello sportello bancario avrà ripercussioni sulle attività commerciali limitrofe. Penso al bar situato di fianco, senza la banca sicuramente registrerà un calo di presenze. Cosa posso fare per evitare tutto questo? Direi niente, abbiamo le mani legate, un privato è libero di prendere le decisioni che meglio reputa, ci mancherebbe altro. Fatto sta che la montagna continua a perdere pezzi importanti, e se poi la gente decide di andare via a noi non resta che leccarci le ferite. Sicuramente invierò una lettera di protesta ad Unicredit, mi piacerebbe almeno salvare il servizio di bancomat: ma già conosco la risposta, purtroppo. Tenendo presente che il nostro ufficio postale non prevede un servizio di bancomat esterno, con la chiusura della banca perdiamo due servizi in uno. Per un bancomat postale un residente di Borca deve spostarsi a San Vito, per una filiale di Unicredit bisognerà ora raggiungere Cortina».

La chiusura chiama in causa anche la vicina Vodo, che aveva già dovuto registrare un “abbandono” di questo tipo diversi anni fa.

«Ci siamo già passati e sappiamo bene cosa significa per la nostra gente non avere più un punto d’appoggio dall’oggi al domani», ha sottolineato il sindaco Domenico Belfi, «detto questo, non posso biasimare un privato che ragiona con il proprio portafogli. Di sicuro dispiace, come è dispiaciuto registrare la chiusura dell’unico istituto bancario di Vodo qualche tempo fa. Se vogliamo guardare al futuro con logica costruttiva, episodi come questo ci portano a ragionare attorno al tema dell’unione dei Comuni e dei relativi servizi. Un paese piccolo, come lo è Vodo ma anche Borca e qualsiasi altro del Cadore, da solo ormai non è più in grado di fare grandi cose, tanto meno mantenere sul territorio quei servizi fino a ieri dati quasi per scontati. I tempi sono cambiati, bisogna ragionare sui numeri. Unire le forze, mai come adesso, potrebbe offrire un nuovo impulso alla vita di montagna. Io sono per l’unione dei Comuni, oltre che dei servizi. È giunto il momento di fare qualcosa». —

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