Un’antica donazione blinda il Colotti Ora rischia il Dal Piaz

FELTRE. Anche il liceo Dal Piaz entra in ballo nel valzer dei traslochi che entro la fine dell’estate dovrà portare al riassetto delle scuole superiori della città. L’obiettivo, ormai definito, è liberare uno degli edifici per risparmiare 80 mila euro attraverso accorpamenti e ottimizzazione degli spazi disponibili. A riaprire tutti i discorsi fatti finora è una carta a sorpresa tirata fuori dal preside del Colotti-Rizzarda Graziano Baster: è un documento che sembra inchiodare l’istituto commerciale alla sua attuale collocazione. Il Colotti - il cui nucleo originario era stato costruito fra il 1922 e il 1924 - è stato ampliato infatti in due fasi successive fino al 1958 con una donazione di ex studenti finalizzata all’ammodernamento della scuola e con un vincolo. «La parte di edificio realizzata con quei soldi ha una destinazione ben precisa», spiega il preside Baster, «dunque sembra impossibile che sia occupata da altri istituti o comunque liberata e destinata ad altre funzioni. Stiamo facendo qualche verifica con i nostri legali e quella donazione sembra blindare la scuola».
Proprio il Colotti, che (insieme al tecnico Rizzarda e al geometri Forcellini) registra un sensibile calo di iscritti e che ha costi vivi tra i più alti fra le superiori della città, sembrava essere destinato al trasloco verso il Boscariz, dove sarebbe stato accorpato con il Negrelli o con il Forcellini. Ma a questo punto lo scenario cambia e potrebbe coinvolgere anche il liceo Dal Piaz. Nei giorni scorsi Baster ha proposto una soluzione al sindaco Perenzin: «La mia idea è che si possa portare i geometri del Forcellini nell’ex liceo classico Castaldi, vicino al Colotti e al Rizzarda, così da creare un polo tecnico del quale farebbe parte anche il Negrelli, pur mantenendo la sua attuale collocazione. Al posto del Forcellini potrebbero andare i due licei, classico e scientifico, che nelle aule del geometri troverebbero anche laboratori per il liceo tecnico». Alla fine, l’edificio libero risulterebbe essere quello del Dal Piaz, che è fra i più costosi per le bollette e che ha meno parcheggi. E che, data la collocazione in prossimità del centro, potrebbe essere parzialmente risistemato e destinato a casa delle associazioni, sempre che il Comune voglia farsi carico dell’operazione.
La proposta di Baster ha però un punto debole perché richiede l’occupazione di un nuovo edificio, quello del Castaldi, e quindi nuove spese. L’idea sarà comunque portata dal sindaco Perenzin al tavolo provinciale aperto ormai da due mesi e che dovrebbe arrivare ad una decisione entro un mese, così da dare modo alle scuole di organizzarsi in tempo per il prossimo anno scolastico.(cric)
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