Una scia di olio sul San Boldo paura per i motociclisti

PASSO SAN BOLDO. Un incidente o una bravata. Queste le ipotesi al vaglio per chiarire quanto avvenuto ieri mattina lungo la serpentina di passo San Boldo, parte trevigiana, dove una lunga e vasta...

PASSO SAN BOLDO. Un incidente o una bravata. Queste le ipotesi al vaglio per chiarire quanto avvenuto ieri mattina lungo la serpentina di passo San Boldo, parte trevigiana, dove una lunga e vasta macchia l’olio ha reso impraticabile la strada costringendo l’intervento d’urgenza dei vigili del fuoco.

L’allarme è scattato dal versante bellunese, che ha attivato i vigili del fuoco di Treviso facendo partire l’intervento durato oltre tre ore e mezza. La macchia d’olio si estendeva sui tornanti, nelle gallerie, ma anche nei tratti rettilinei rendendo rischiosissimo il transito alle auto, ma soprattutto alle tantissime moto che in tutti i fine settimana frequentano il valico che mette in comunicazione i due versanti delle prealpi, Belluno e Treviso. In zona, secondo i residenti, era anche prevista una biciclettata, evento che ha reso ancor più urgente l’intervento dei pompieri che davanti a quella lunga macchina scivolosa, hanno tentennato non riuscendosi a spiegare la ragione. Sul posto anche vigili e stradale. Che si sia trattato solo di un camion o di una corriera con il serbatoio troppo pieno o una – pericolosissima – rottura del’impianto frenante? Possibile, ma molto dubbio. Di qui l’ipotesi di un inquinamento volontario, fatto forse per mettere in difficoltà i motociclisti (mettendone scelleratamente a rischio la vita) imponendo loro di cambiare strada. Ipotizzabile però, per la stessa ragione, anche una incredibile e scriteriata bravata, magari messa a segno in piena notte – quando la strada è poco frequentata – da alcuni residenti del posto.

L’intervento, iniziato alle sette del mattino, dopo il passaggio di due automobilisti che hanno rischiato grosso sull’olio, ha permesso di ripulire completamente l’asfalto rimettendo in sicurezza la strada prima dell’affollamento dei viaggiatori della domenica, quelli che affrontano il passo godendo proprio non solo del panorama, ma del suo percorso tutto curve e pendenze. Impegnate sul posto due squadre che hanno cosparso la strada di materiale assorbente assicurando così la tenuta di strada. Sul posto, tutto il giorno, cartelli ad invitare tutti i motociclisti, i ciclisti e gli automobilisti a procedere a passo d’uomo. Meglio così, che rischiare la vita.

Riproduzione riservata © Corriere delle Alpi