Una nuova galleria di scarico per l’invaso del Vajont

erto e casso
L’Enel ha avvisato ufficialmente il Comune di Erto e Casso: la prossima settimana inizieranno dei lavori preliminari all’altezza della briglia di scarico del lago del Vajont. Si tratta di un’operazione di disboscamento e di rimozione di inerti necessaria per la successiva fase dell’intervento. Una volta completata la bonifica del sito i tecnici dell’ex ente nazionale per l’energia elettrica cercheranno di capire come mettere mano allo scarico dell’invaso. La briglia che fa fuoriuscire l’acqua sul torrente Cimoliana è intasata dalla ghiaia. Il congestionamento risulta talmente grave che da anni il bacino si svasa solo grazie al bypass gemello che sfocia sul fiume Piave.
Di qui il recente sopralluogo dell’Enel, titolare dell’impianto, e del sindaco di Erto e Casso, Fernando Carrara. All’esito di quell’ispezione è stato deciso di abbandonare la galleria ormai cementata dai sassi e di aprirne una nuova più a monte. A qualche decina di metri esiste già una conduttura di sfiato: l’idea è quella di usare la tubazione come imbocco alternativo, costruendo una sorta di sifone di collegamento. Così che, esaurita la pausa estiva, gli ingegneri sono pronti a scendere in campo (la sicurezza della vallata dipende dalla funzionalità di questi due tunnel in quanto la frana del Vajont impedisce materialmente il naturale deflusso dell’acqua in eccesso). Carrara ha confermato di aver ricevuto una segnalazione formale da parte dell’Enel.
«A breve l’area verrà ripulita dalla vegetazione e poi si potrà stabilire un cronoprogramma dei cantieri», ha detto l’amministratore. La prima denuncia dell’inghiaiamento della briglia risale al 2001.
In quell’occasione fu l’ex primo cittadino Italo Filippin a evidenziare il costante incremento del livello del pietrame la cui discesa a fondovalle viene bloccata dalla diga. Da allora il degrado è notevolmente peggiorato sino al completo esaurimento dello spazio a disposizione per il torrente e al conseguente allarme in caso di precipitazioni più intense e prolungate del solito. —
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