Una nuova ferrata dedicata alle famiglie
“Ra Pegna” parte dalla base della Tofana, è facile e di breve sviluppo, si concatena ad altri percorsi ed è super panoramica

CORTINA. Cortina ha una nuova via ferrata per gli appassionati di montagna. Il nuovo percorso si chiama “Ra Pegna” ed è stato realizzato dalla società Ista, che gestisce la ski area di Tofana, in collaborazione con il gruppo Guide alpine Cortina per arricchire e completare l’offerta di attività escursionistiche estive dell’area e per offrire ai numerosi escursionisti che frequentano la zona una ferrata semplice, di breve sviluppo, facilmente accessibile, ma nel contempo panoramica ed interessante.
Il nuovo itinerario si trova alla base della Tofana, disegnato su Ra Pegna, da cui prende il nome, che è uno dei due torrioni di roccia ai lati dello Schuss di Pomedes. È alla sinistra di chi guarda dalla valle verso la famosa pista da sci Olympia delle Tofane, dove ogni anno si disputa la Coppa del mondo di sci femminile.
Il percorso è concatenato con la ferrata “Ra Bujela”, inaugurata il 13 agosto 2015, e potrebbe anche essere utilizzato per compiere un bellissimo itinerario ad anello, con base di partenza al rifugio Duca d’Aosta. Come la vicina ferrata “Ra Bujela”, il sentiero attrezzato “Ra Pegna” è una valida alternativa durante le giornate con tempo incerto che non permettono di affrontare i percorsi più impegnativi della zona come la ferrata Olivieri alla Punta Anna, la ferrata alla Tofana di Mezzo o il sentiero attrezzato Olivieri. Il percorso attrezzato ha l’attacco a 2.145 metri di quota e si conclude a 2.241, per un dislivello di un centinaio di metri; si sviluppa per 150 metri in parete e per una cinquantina in cresta.
La via ferrata è ritenuta facile e può essere percorsa, anche dalle famiglie, in un’ora.
Dal rifugio Duca d’Aosta si attraversa, con un breve sentiero, proprio la parte bassa dello Schuss, per raggiungere l’attacco della via. L’itinerario sale sfruttando i punti più accessibili della parete, per raggiungere rapidamente la cresta sulla sommità. Dalla cresta, con una agevole scala a pioli lunga circa 4 m, si raggiunge il sentiero che consente di rientrare verso valle o raggiungere il rifugio Pomedes posto appena a monte. L’itinerario è stato pianificato per essere adatto anche agli utenti che per la prima volta affrontano percorsi attrezzati di questo tipo, una specie di “palestra” per appassionati anche di giovane età e soprattutto adatto alle famiglie. Per i più esperti ci sono anche le ferrate al Col dei Bos, sul passo Falzarego, o, sul Faloria, la Sci Club 18, inaugurata nel 2009 e ritenuta una delle e vie attrezzate più adrenaliniche della conca ampezzana. Anche questa ferrata è stata realizzata con limitatissimi movimenti di terra, senza taglio di alberi, con un bassissimo impatto ambientale. I due sentieri sono quasi invisibili e sono facilmente rimovibili, consentendo il completo ripristino dei luoghi, nel momento in cui dovessero essere dismessi.
Riproduzione riservata © Corriere delle Alpi
Leggi anche
Video