Un video ai bimbi per spiegare perchè salta la festa di S. Nicolò

CORTINA

In tempo di Covid, anche le tradizioni si adeguano. Per San Nicolò, festa molto sentita in Ampezzo, il 5 dicembre non ci sarà la festa in piazza che avrebbe richiamato nei pressi della basilica centinaia di bambini e genitori, ma saranno comunque consegnati i doni ai bambini. L’Unione dei ladini d’Ampezzo, con il Comune e la Filodrammatica, ha voluto lo stessoportare avanti la tradizione.

È stato girato un video nel quale il Santo saluta i bambini e spiega il dono che ricevano a scuola. San Nicolò è davanti alla chiesa di Ospitale, l’edificio sacro più antico d’Ampezzo, consacrato nel 1226, dedicata a San Nicolò, San Biagio e Sant’Antonio abate, e saluta i bambini spiegano loro le novità legate alla pandemia in corso. Il video sarà mostrato a scuola e i piccoli riceveranno un dono, senza le caramelle. La giunta comunale, infatti, ha deliberato un sostegno per la tradizionale celebrazione di San Nicolò, che non si terrà nella consueta forma di festa in piazza, ma che si concretizzerà nella consegna ai più piccoli di doni significativi tramite le istituzioni scolastiche.

«A Cortina la tradizione di San Nicolò è molto sentita», dichiara il sindaco Gianpietro Ghedina, «e molto attesa soprattutto dai più piccoli. A San Nicolò si legano infatti tante tradizioni della nostra località. Per questo l’Amministrazione ha deliberato di sostenere questa ricorrenza, contribuendo con 1. 700 euro alla realizzazione dei tradizionali libricini in lingua ladina, ideati e confezionati dall’Unione dei ladini d’Ampezzo, che verranno poi consegnati ai bimbi tramite le strutture scolastiche, non potendo tenersi la consueta festa in piazza. Inoltre il Comune di Cortina metterà a disposizione 10 euro a bambino per le scuole d’infanzia Montessori Cortina e don Paolo Frenademez e per le prime classi delle scuole elementari Montessori e del Comprensivo Valboite; saranno usati per valorizzare questa celebrazione, che è parte della storia del nostro territorio. Un periodo natalizio, dunque, più intimo e raccolto», conclude Ghedina, «da celebrare insieme ai propri cari, immersi nella bellezza naturale del nostro paese». —



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