Un trekking tutto pensato per l’utenza nord europea

CENTRO CADORE. L'offerta turistica estiva delle Dolomiti cadorine si arricchisce con il progetto Marmarole Runde, anello di trekking dedicato principalmente ai mercato del nord Europa, su tutti tedesco e olandese, ma anche danese, inglese, scandinavo e ceco. Al centro dell'iniziativa la catena delle Marmarole, montagne tanto care a Tiziano, dall'aspetto aspro e selvaggio e per questo lontane dal turismo di massa. Marmarole che, grazie alle proprie peculiarità, rappresentano da anni la meta preferita degli alpinisti del nord Europa, soprattutto tedeschi, che fanno registrare sul territorio in estate migliaia di presenze in costante crescita. Da qui l'intenzione di organizzare un percorso ad hoc favorito dalla presenza di una serie di rifugi in grado di assicurare il supporto necessario per completarlo ed al tempo stesso promuoverlo sui canali più in voga a partire dal nuovo sito lanciato on-line proprio nei giorni scorsi (www.marmarolerunde.com). Capofila dell'iniziativa è Edi Pompanin, gestore del rifugio San Marco di San Vito, che è una delle sette tappe del trekking. Gli altri rifugi coinvolti sono Monte Agudo nel comune di Auronzo, Ciareido a Lozzo, Baion a Domegge ed il trittico Chiggiato, Capanna Alpini e Galassi a Calalzo. Un trekking ben organizzato, dunque, che richiede un minimo di preparazione fisica ed un po' di tempo a disposizione perché per completare l'intero periplo del gruppo delle Marmarole servono tra i tre ed i cinque giorni attraversando prima il soleggiato e verde versante sud per poi scoprire le più ripide e severe pareti a nord-ovest (o viceversa trattandosi di un anello). Progetto che ha già riscontrato i favori del mercato con alcune tra guide alpine e accompagnatori di media montagna del territorio che lo hanno inserito nei loro programmi. «Essendo questa la prima estate, e trovandoci praticamente all'anno zero, siamo già contenti di essere riusciti a partire», spiega Edi Pompanin, «l'obiettivo principale è quello di promuovere il gruppo delle Marmarole, una delle zone meno antropizzate delle Dolomiti, che per questo motivo permettono all'escursionista di immergersi in ambienti naturali di rara bellezza e integrità. La grande vittoria, già conquistata prima ancora di cominciare, è dettata dalla sinergia strutturata tra i rifugi aderenti al progetto che ci permetterà di proporre un'offerta comune di vacanza attiva in montagna». Il percorso, a grandi linee, prevede la partenza dall'area di Monte Agudo con l'attraversamento di Pian dei Buoi prima della discesa in val d'Oten e la successiva ascesa verso Forcella piccola alle pendici dell'Antelao. Il rifugio San Marco è la base dell'ascesa verso Forcella grande, da cui si raggiunge la foresta di Somadida, punto finale del tracciato.
Gianluca De Rosa
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