Un saluto a Belluno con il dolore per gli alpini morti

Il colonnello Sfarra lascia il 7° alpini al collega Mega «Il loro ricordo mi aiuta a operare con sempre più impegno»
Di Elisa Di Benedetto
Il colonnello Stefano Mega predne il Posto del colonnello Sfassra
Il colonnello Stefano Mega predne il Posto del colonnello Sfassra

BELLUNO. Il Settimo Alpini ha salutato il suo 57° comandante, il colonnello Paolo Sfarra, che ha ceduto il comando del reggimento al collega Stefano Mega. Nella piazza d’armi della caserma Salsa-D’Angelo, le autorità civili e militari, le associazioni combattentistiche e d’arma, ma anche numerosi cittadini, hanno dimostrato il proprio affetto e la propria stima e gratitudine al Settimo e al suo comandante.

Al comando delle penne nere bellunesi dal 14 maggio 2010, Sfarra ha guidato il reggimento lungo trenta mesi di attività operative e addestrative in Italia e all’estero: dall’operazione “Strade sicure”, alle attività addestrative per mantenere la preparazione specifica del reggimento; dal confronto con altri reggimenti, alla missione in Afghanistan, dove il Settimo è stato impegnato tra il 2010 e il 2011 nell’ambito della missione ISAF.

«Non dimenticherò i tanti momenti sulle montagne, in particolare l’ascensione sulla Gusela del Vescovà in occasione del 60° del rifugio “7° alpini” con gli istruttori del Cai», ha commentato Sfarra, che si trasferirà a Roma per il nuovo incarico al Centro intelligence interforze dello Stato Maggiore della Difesa.

Se alle montagne bellunesi sono legati i ricordi più belli, alla valle del Gulistan, nell’Afghanistan occidentale, è legato uno dei momenti più dolorosi per Sfarra: il ricordo indelebile della scomparsa di Gianmarco Manca, Francesco Vannozzi, Sebastiano Ville e Marco Pedone, che hanno perso la vita il 9 ottobre del 2010. A loro, e a Matteo Miotto, anche lui scomparso in Afghanistan nel dicembre del 2010, è stato dedicato un minuto di silenzio. «È stata una delle pagine più dolorose, una delle strade che un comandante non vorrebbe mai percorrere, ma il loro ricordo mi ha aiutato a continuare e a operare con impegno e professionalità», ha aggiunto Sfarra, che nei giorni scorsi ha fatto visita alle familiari degli alpini scomparsi, che fanno parte della “famiglia del Settimo”.

E proprio l’Afghanistan è il prossimo impegno che attende il Settimo sotto la guida del colonnello Mega, per la prima volta a Belluno. A partire dai primi mesi del 2013, gli uomini e le donne del reggimento saranno nuovamente impegnati nel teatro afgano con la Brigata Julia.

Nel frattempo, è cominciata la fase addestrativa specifica per le attività in cui sarà impegnato il Settimo che, come conferma Il colonnello Mega, «comprende il fondamentale contatto con la popolazione e le istituzioni locali».

La cerimonia ha offerto al colonnello Sfarra l’occasione per ringraziare tutti i militari e il personale civile del reparto; il generale Manione e il generale Bellacicco; gli amici dell’Ana, “secondo battaglione del reggimento”, sempre presente; la propria famiglia, ma soprattutto le istituzioni e la comunità bellunese, per la vicinanza dimostrata.

«Chi pensa a Belluno pensa agli Alpini, e viceversa», ha commentato il generale Ignazio Gamba, che dal 14 settembre è il nuovo comandante della Brigata alpina Julia, sottolineando il binomio inscindibile che lega la città di Belluno agli alpini e l’importanza del reggimento, «pedina fondamentale e insostituibile della Brigata, in patria e fuori dai confini nazionali».

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DEL CAMBIO DI COMANDANTE

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