Un parco agricolo nel cuore della città
Oltre alla stalla previsti l'agriturismo, verde e animali

L’azienda agricola della famiglia Slongo potrebbe ingrandirsi se nel Piano di sviluppo rurale saranno trovati i fondi per finanziare l’ambizioso progetto
FELTRE.
Il progetto è pronto da tempo e lunedì il consiglio comunale ha approvato in via definitiva il relativo Piano degli interventi. Adesso spetta alla proprietà decidere tempi e modalità di realizzazione del parco agricolo sul rio Musil destinato a riqualificare la vasta area comprendente la stalla della famiglia Slongo con una serie di interventi che trasformeranno l'attuale azienda agricola in un complesso inserito nel contesto cittadino con una serie di attività e servizi a beneficio della stessa azienda ma indirizzati anche ai cittadini e ai visitatori. Lo snodo è il bando del nuovo Piano di sviluppo rurale nelle pieghe del quale la famiglia Slongo conta di trovare quei finanziamenti necessari per eseguire il progetto nella sua completezza. Attualmente la situazione è fluida e non c'è nulla di concreto: «Stiamo valutando l'ampliamento dell'azienda», dice Gianni Slongo, «ma è prematuro indicare tempi di realizzazione. L'approvazione in consiglio è senz'altro una buona notizia ma bisogna vedere quali opportunità offre il nuovo Piano di sviluppo rurale». Nel progetto presentato in comune, al primo posto c'è la ristrutturazione e il recupero della stalla esistente, poi la costruzione di un nuovo edificio da adibire a fienile e deposito dei macchinari, un locale dove insediare un agriturismo con annessa vendita dei prodotti agricoli con la presenza di una piccola latteria, la riqualificazione dell'area verde con una fattoria didattica, percorsi pedonali e ciclabili, orti e zone risercate al florovivaismo. In più, secondo una convenzione da stipulare con il comune, è previsto l'allungamento di via Peschiera per arrivare al congiungimento con via delle Industrie realizzando un ponte che supera il rio Musil. Il torrente taglierà il parco agricolo conferendo ulteriore pregio all'opera. Di sicuro l'idea è valida. Mettere a disposizione dei feltrini un'azienda agricola con una vasta area verde per passeggiate, una fattoria dove i bambini possano avvicinare gli animali e un agriturismo con annesso spaccio dove servire e vendere ciò che si produce a chilometri zero sarebbe un eccellente richiamo anche con buone ricadute turistiche. La proprietà ha fatto la sua parte, il consiglio comunale pure. Non resta che attendere il bando del Piano di sviluppo rurale. (r.c.)
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