Un giorno sul Pordoi con i nonni

LIVINALLONGO. Anche quest’anno, nell’ambito dell’attività ricreativa della casa di riposo Villa S. Giuseppe di Livinallongo è stata organizzata una giornata in rifugio per alcuni ospiti della struttura. Dopo le positive uscite al Sass dla Crusc in Val Badia, questa volta la meta della gita fuori porta è stato il Rifugio Fodom, sul passo Pordoi. L’iniziativa è nata un paio di anni fa ed è subito stata accolta con favore e sostenuta dai responsabili dei Villa S. Giuseppe: il Comune, proprietario della struttura, la direttrice Mara Case e l’animatrice Gloria Micheluzzi. Alle 11 il parroco don Dario Fontana ha celebrato la messa da una location non certo abituale: lo skibar del rifugio. Al termine della funzione tutti a tavola per trascorrere alcune ore in allegria allietati, dall’accompagnamento musicale con flauti, trombe e clarini di alcuni giovani componenti della Banda Fodom. Una giornata normale, raccontata così, se non si trattasse di muovere una ventina di persone anziane che seppur ancora parzialmente autosufficienti, hanno i loro problemi e bisogni. Problematiche che si amplificano quando devono uscire da una struttura organizzata in funzione delle loro esigenze.
«È un’attività che ha un fine ricreativo e di socializzazione – spiega la signora Micheluzzi. «Devo ringraziare il dottor Demattia, ideatore di questa iniziativa, che non si limita a seguire l’ambito sanitario dei nostri ospiti ma si preoccupa anche dell’aspetto sociale. Se possiamo organizzare giornate come questa è solamente grazie ad un lavoro di equipe ed all’aiuto di tanti volontari e sponsor. Non è facile. Bisogna pianificare tutto nei minimi particolari. A cominciare dal locale meta della gita, che deve essere privo di barriere architettoniche, il trasferimento con i pulmini, possibile grazie alla disponibilità di tanti volontari, fino all’assistenza durante la giornata, quest’anno garantita da due volontari della Croce Bianca di Bolzano sezione di Fodom. Ma vedo che quando si tratta di Villa S. Giuseppe c’è sempre qualcuno pronto a dare una mano».
La gita al Pordoi è stata possibile grazie all’aiuto finanziario della Raiffeisen della Val Badia, della signora Anita Federa del Hotel Olympia di Arabba e dello stesso Rifugio Fodom gestito dai coniugi Luisa Detomaso e Mauro Gabrieli. Una parte della spesa viene poi sostenuta dalla stessa Villa S. Giuseppe grazie a donazioni o iniziative di raccolta fondi. Come la lotteria che si concluderà il prossimo 12 settembre con una festa dal Taulac, i cui introiti serviranno per finanziare l’attività del prossimo anno. Tutto per vedere fiorire o rifiorire un sorriso sui volti di questi anziani. Come la signora Gianni Dariz che racconta: «Quando ero giovane venivo quassù sul Pordoi a falciare l’erba. Si lavorava; adesso mi stufo un po’, perché non ho niente da fare ed i giorni sono lunghi. Ma oggi è stato bello e la giornata è volata».
Lorenzo Soratroi
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