Un franco faccia a faccia per orientare la scelta

Comelico Superiore. Dalle 21 alle 2 di notte “terzo grado” a Staunovo Polacco Poi la Regola di Dosoledo tira le somme, lo appoggia e lui diventa sindaco

COMELICO SUPERIORE. Chi ha spostato l'asse del voto a Comelico Superiore? Qual è stato il ruolo della Regola di Dosoledo? E quale quello dei fratelli Zandonella Golin? In paese questi sono alcuni dei temi di discussione dopo che Marco Staunovo Polacco è stato eletto sindaco battendo nettamente Carlo De Martin Topranin . Ma ricostruiamo qualche retroscena, sentendo uno dei protagonisti, e vediamo quali sono ora le prospettive.

«Nessun accordo, solo una lunga e franca chiacchierata», sostiene Stefano Zandonella Golin, edicolante a Dosoledo e leader del movimento referendario, «tutto con massima trasparenza e alla luce del sole».

O, forse, sarebbe meglio dire, al chiarore della luna, visto che l'incontro, di cui si è a lungo vociferato, c'è effettivamente stato il 10 dalle 21 alle due di notte. In casa dello stesso Stefano Golin, in piazza a Dosoledo, c'erano anche suo fratello Franco (già assessore al bilancio di Mario Zandonella Necca qualche anno fa); Adriano Zandonella Callegher, presidente della Regola di Dosoledo e già presidente delle Terme di Valgrande; Mario Zandonella Maiucco, che di lavoro crea stufe in ceramica. Dall'altra parte del tavolo Marco Staunovo Polacco, che poi è stato eletto sindaco, e Giorgio Zambelli Titton. Da notare che Adriano Zandonella Callegher, Stefano Golin e Mario Zandonella Maiucco fanno parte della Commissione amministrativa della Regola di Dosoledo, in cui l'esponente di minoranza è proprio Marco Staunovo Polacco. «Sì, ci conosciamo bene ed abbiamo anche occasioni frequenti di incontro in Regola», conferma Stefano Golin, «per cui ci è sembrato naturale farci spiegare dal diretto interessato il programma di “CrediAmo nel Comelico”. Piuttosto è assai strano, invece, che da parte dell'altra lista, quella di Carletto De Martin Topranin e della quale faceva parte anche il sindaco uscente Mario Zandonella Necca, non sia venuto nemmeno un abboccamento. E pensare che Mario lo abbiamo appoggiato ininterrottamente da 24 anni». Sul tavolo della discussione, al primo punto ovviamente, il collegamento sciistico fra la Ski Area Val Comelico e la Pusteria, «sul quale ci siamo trovati perfettamente d'accordo. Qualche perplessità invece l'abbiamo sui parcheggi e sulla viabilità che dovrebbero servire gli impianti di risalita. Ma è mai possibile che sia stato ipotizzato dalla giunta precedente un parcheggio sotterraneo del costo di oltre 5 milioni? A noi pare una follia da megalomani». Golin prosegue parlando poi di un «discorso aperto, leale e sincero, in cui si sono toccati anche i temi delle Terme, che vanno rilanciate, e di un campeggio in Valgrande, non più in collaborazione con Hans Happacher del Caravan Park di Sesto, ma con altri investitori che si sono già detti disponibili. Poi abbiamo chiarito tutto il pregresso, e le idee di Staunovo Polacco ci sono sembrate convincenti e serie. Per questo abbiamo deciso di dargli la nostra solidarietà e di appoggiarlo alle elezioni, ma senza alcun interesse particolare, se non quello del futuro di Padola, Dosoledo, Candide e Casamazzagno. Perché il rilancio deve essere equilibrato in ogni frazione». Alla lista di Carlo De Martin Topranin ed alla gestione del Comune da parte di Mario Zandonella Necca, Golin imputa «determinate ambivalenze, vedi la poco chiara gestione delle Terme, poca chiarezza di prospettiva e soprattutto scarsissima comunicazione. E invece le scelte vanno condivise e fatte circolare», sostiene, «perché la gente sappia dove si sta andando. Non è un caso se il sindaco uscente ha preso voti solo a Padola e nelle altre tre frazioni è stato sonoramente bocciato». Su Staunovo il giudizio è sintetico e positivo: «Marco farà bene perché è animato dalla voglia di rilanciare Comelico Superiore. Meglio parlarci piuttosto che guardarci in cagnesco. Abbiamo messo una pietra sopra alle polemiche del passato, e guardiamo avanti».

Stefano Vietina

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