Tutti assolti per il fienile grazie alla sanatoria e anche alla prescrizione

cibiana di cadore

La concessione in sanatoria del Comune di Cibiana prima e la prescrizione poi, hanno messo fine al processo sull’abuso edilizio su un fienile di Cibiana. Sei erano gli imputati: Michele Alberghini, Silvia Zoni, Claudio Balboni, Pietro Simoni, Maria Taddia (difesi dall’avvocato Marco Linguerri del foro di Bologna), Klaus Schillkowski (avvocato) e Fabrizio Toscani (difeso dagli avvocati Livio Viel e Annamaria Coletti).

Ieri la sentenza del giudice Berletto per un processo lunghissimo durato anni: il giudice ha assolto per l’abuso edilizio in quanto il 1 gennaio 2020 il Comune di Cibiana ha rilasciato il permesso a costruire in sanatoria. Per la seconda accusa, la violazione delle norme antisismiche, è intervenuta la prescrizione e lo stesso giudice ha dichiarato il non luogo a procedere.

Ieri in aula repliche e sentenze, anche le parti civili Zamorano/De Zordo (cinque membri) con gli avvocati Paolo Patelmo e Paolo Ghezze.

Un timore, quello della prescrizione di parte delle accuse, in essere già prima del Covid tanto è vero che per evitarla, un primo rinvio per emettere la sentenza era stato fissato per il 30 marzo di quest’anno. Termine passato invano perchè la data è saltata. In quella occasione ci furono le richieste di pena del pubblico ministero (ieri in aula il pm d’udienza Sandra Rossi) che avanzava condanne a quattro mesi di arresto e 20mila euro di ammenda per l’abuso edilizio, e di 2500 euro per l’antisismica violata.

Ieri assoluzione e prescrizione.

Il fienile cibianese era arrivato al centro del processo in quanto struttura vincolata e oggetto di molti lavori. Secondo l’accusa, in realtà, fu abbattuto e ricostruito, ma il nuovo nulla aveva a che vedere con l’edificio iniziale, avendo acquisito negozi e alloggi.

Per questo in sei si ritrovarono davanti al giudice dopo l’opposizione al decreto penale di condanna. La attesa concessione in sanatoria autorizzata dal Comune di Cibiana è stata una seconda svolta. —

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