Truffa di 80 euro: prende 3 anni
BELLUNO. Tre anni di condanna per una truffa di 80 euro. La truffa su un telefonino cellulare coreano di scarso valore, con successivo tentativo di estorsione, è costata una condanna pesante a Davide Bleve. Oltre alla reclusione, il giudice Coniglio ha aggiunto 3 mila euro di multa, tenendo conto non solo della continuazione tra i due reati, ma anche degli otto precedenti penali dell’imputato. Il pubblico ministero Pesco era arrivata alle stesse conclusioni, ma a una pena base di un anno e sei mesi più 400 euro aumentata per la continuazione a un anno e otto mesi e 600 euro.
La difesa ha tentato di spuntare un’assoluzione perché il fatto non sussiste o addirittura non doversi procedere per la particolare tenuità del fatto.
Tutto era partito da un’inserzione sul sito www.subito.it, che reclamizzava un telefono a un costo molto conveniente, più cinque euro di spese di spedizione.
Il meccanismo prevedeva un versamento Paypal, che offre la possibilità di riavere i soldi indietro in caso di problemi. Inconvenienti che ci sono stati: il telefono non arrivava e la cliente si è lamentata, durante una telefonata che si è conclusa dopo una decina di minuti con la minaccia da parte del venditore di coinvolgere un non meglio identificato gruppo criminale.
Bleve è stato individuato e portato a processo non solo per truffa ma anche per tentata estorsione. Nella sua requisitoria, il pubblico ministero ha ritenuto provata la responsabilità dell’imputato, chiedendo una condanna di conseguenza.
La difesa ha sostenuto che la truffa non fosse stata consumata, perché l’importo non sarebbe stato accreditato e, comunque, si trattava di 80 euro, pertanto ci poteva stare la particolare tenuità del fatto. Nella breve replica, Pesco ha sostenuto che, invece, dall’estratto conto risultava esattamente il contrario e il giudice Coniglio si è chiusa in una breve camera di consiglio, uscendone con una sentenza di condanna a tre anni di reclusione e 3 mila euro di multa.
Gigi Sosso
Riproduzione riservata © Corriere delle Alpi