Trichiana, schianto tra due auto: muore a venti anni

La vittima è Carmine Manzo: con la sua Punto stava imboccando la Sp635.  Sull’altra vettura tre giovani, ricoverati in gravi condizioni a Feltre e Belluno

TRICHIANA. Dalla pizzeria di zio Giuseppe a Villa di Villa alla trattoria di zio Michele a San Felice: qualche chilometro tra Mel e Trichiana prima che abbia pace la notte, quel tratto di circonvallazione, quello stop allo svincolo. Maledetto.



Carmine Manzo, 20 anni, lo attraversa alla guida della Punto blu: ha lo stop e si immette sulla Sp 635. Dal lato Sedico, in quello stesso momento, nei pressi dello stesso svincolo, piomba la Mini Cooper guidata da Salvatore Dell’Amura, 28 anni.

Uno schianto tremendo: Manzo viene preso in pieno e l’urto lo catapulta fuori dalla vettura che si rovescia. La Mini, con i suoi tre occupanti a bordo, finisce sulla scarpata opposta.

Un morto e tre feriti gravi il bilancio dell’incidente della notte scorsa tra Sedico e Trichiana, all’altezza dello svincolo in zona artigianale: la mezzanotte tra lunedì e martedì era passata da neanche un quarto d’ora, quando c’è stato l’inferno. A morire sul colpo è Carmine Manzo, ventenne nato a Treviso e residente ad Alano di Piave. Da qualche tempo si era trasferito a Lentiai, paese dal quale si spostava per andare a lavorare alla pizzeria Charlie di Villa di Villa, dove era cameriere. La pizzeria dello zio Giuseppe.



In Rianimazione al San Martino di Belluno, ma non in pericolo di vita, Salvatore Dell’Amura, 28 anni di Trichiana, pizzaiolo al Tea di piazza Merlin a Trichiana. Per lui un politrauma, i medici lo trattengono nella Terapia intensiva, ma le sue condizioni sono ritenute abbastanza soddisfacenti e positive.

A bordo della Mini, con Dell’Amura, l’amico cubano Davis Suarez, 28 anni, che vive anche lui a Trichiana, e una ragazza, A.T., 27 anni, nata a Belluno. Suarez è in prognosi riservata, ricoverato anche lui nella Rianimazione del San Martino: le sue condizioni sono molto serie. Il giovane ha dovuto subire un intervento d’urgenza chirurgico ed è in prognosi riservata. Sedato, è stato ricoverato in Rianimazione e, benchè non sia in immediato pericolo di vita, le sue condizioni vengono considerate molto gravi.

A.T. di Belluno è stata invece trasportata all’ospedale di Feltre: è in prognosi riservata, ma non in pericolo di vita. Ha riportato importanti traumi toracico-addominali con contusione degli organi interni e fratture; viene monitorata costantemente.

Delle auto non è rimasto granchè: la uno è dilaniata nella parte anteriore e sembra sia stata travolta da un carro armato. Poco resta neanche della Mini. I rottami sono stati posti sotto sequestro dalla magistratura, che ha aperto un’inchiesta per omicidio stradale a carico di ignoti.

Una scena “apocalittica” si è presentata agli occhi dei soccorritori, giunti con tre ambulanze (due dall’ospedale di Belluno e una da quello di Feltre). Sul posto anche due pattuglie della Polizia stradale di Belluno diretta dal comandante Mazza e una Volante della questura in ausilio. Anche gli esperti dell’ufficio incidenti sul posto già la notte scorsa per la ricognizione sulle prime cause dello schianto e l’assunzione delle prime testimonianze. Quindi un mezzo dei vigili del fuoco di Belluno con cinque uomini.

Per Carmine Manzo, sbalzato fuori dall’abitacolo della Punto dilaniata, non c’era nulla da fare: il ragazzo è morto sul colpo. Gli altri tre feriti sono stati portati nei due ospedali della provincia.

La ricostruzione della dinamica è al vaglio della polizia stradale. Manzo, proveniente da Mel, con la sua Punto aveva imboccato lo svincolo della Sp1 in direzione di Sedico: stava andando dai parenti che hanno la trattoria all’imbocco del ponte di San Felice. La Mini condotta da Dell’Amura viaggiava lungo la Sp 635 in direzione Sedico-Trichiana.

Si ipotizza che la Punto si stesse immettendo o avesse già superato lo Stop dello svincolo in zona artigianale, quando si è verificato il tragico impatto. Anche la velocità è sotto osservazione degli inquirenti: le due auto sembra si siano scontrate l’una sull’altra come due proiettili. Sono da attendere anche i risultati, chiesti dall’autorità giudiziaria come di prassi direttamente negli ospedali, per verificare le condizioni fisiche degli occupanti delle auto e dei conducenti. La strada è rimasta chiusa per ore, almeno fino alle 5 di ieri mattina.
 

Riproduzione riservata © Corriere delle Alpi