Treno delle Dolomiti, «voglio certezze»

CORTINA. «Il treno delle Dolomiti è sicuramente un progetto strategico: ma ci dicano chiaramente i tempi di realizzazione».
Con queste parole ieri il sindaco Andrea Franceschi, ai microfoni di Radio Cortina, ha sottolineato di essere favorevole al disegno che sta portando avanti in prima persona il governatore veneto Luca Zaia. Da Dobbiaco, il “treno delle Dolomiti” scenderà, da una parte, fino a Lienz, dall’altra verso Fortezza, quindi Bolzano e Trento, e da qui risalirà lungo la Valsugana, puntando poi verso Feltre con la costruzione di un tracciato da Primolano in avanti. Da Feltre, dunque, verso Belluno e Calalzo sino ad arrivare a Cortina e di nuovo a Dobbiaco.
La giunta provinciale di Bolzano ha approvato la scorsa settima il protocollo d’intesa con la Regione Veneto per la realizzazione di uno studio di fattibilità volto a realizzare questo nuovo collegamento ferroviario tra Cadore e Pusteria. Lo stesso protocollo, che sarà firmato nelle prossime settimane dai presidenti Zaia e Kompatscher, era stato approvato dalla giunta del Veneto il 10 novembre scorso.
«Per le Dolomiti si apre un nuovo capitolo infrastrutturale», dichiara Zaia, «insieme alla nuova gara per l’affidamento del servizio ferroviario regionale, nel cui ambito ricaveremo un apposito lotto dedicato al Bellunese per la realizzazione di quello che mi piace definire il “treno delle Dolomiti”, un mix tutto nuovo tra fascino turistico, utilità per viaggiatori e pendolari, infrastrutturazione rispettosa dell’ambiente. Con la progettazione di questa nuova infrastruttura puntiamo anche a connettere strettamente le nostre montagne con tutti i corridoi infrastrutturali europei. Quello tra il Bellunese e l’Alto Adige è un collegamento del quale si sentiva ormai l’assoluta necessità».
«Concordo che il “treno delle Dolomiti” sia un importante progetto strategico», sottolinea Franceschi, «e condivido l'entusiasmo di Zaia. Mi sono preoccupato solo quando l'assessore veneto ai trasporti, Elisa De Berti, nel corso della sua visita in Cadore, ha affermato che ci vorranno almeno 15 anni per realizzare l'opera; mentre Zaia ha sempre dichiarato che, per lo meno la tratta che arriva a Cortina, sarà pronta per il 2021, anno nel quale puntiamo ad ospitare i Mondiali di sci alpino. Ritengo che ai cittadini vadano date garanzie certe sui tempi, senza creare false aspettative o illusioni. Sapendo che non è facile realizzare opere infrastrutturali così complesse, ritengo però che, se c'è una volontà politica forte, i progetti si possono portare a termine. Se non dovesse essere il treno va sicuramente pensato un intervento infrastrutturale nelle nostre zone».
Alessandra Segafreddo
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