Trenino del Cansiglio, l’idea dei cimbri
Ieri durante l’assemblea annuale dell’associazione illustrato il progetto di recuperare la ferrovia di un secolo fa

ALPAGO. . C’è un treno nel sogno della popolazione cimbra. Anzi, un progetto. È il trenino del Cansiglio. È stato presentato ieri mattina, all’assemblea dell’associazione dei Cimbri, svoltasi sull’altopiano in occasione della Festa di Sant’Osvaldo.
Lino Azzalini, il presidente, e Francesco Azzalini, il coordinatore, hanno infatti informato che tra i comuni dell’altopiano del Cansiglio, le Provincie di Treviso, Belluno e Pordenone e le Regioni Veneto e Friuli Venezia Giulia è in corso un confronto sulla prospettiva di ripristinare il treno degli austriaci di cui è presente ancora la massicciata.
«Stiamo cercando negli archivi di Vienna – spiegano gli Azzalini – i documenti progettuali della ferrovia che un secolo fa attraversava l’altopiano. Non appena disporremo della documentazione chiederemo alle Regioni di convocare una conferenza per avviare le procedure che portino innanzitutto ad una richiesta di finanziamento attraverso i fondi Interreg».
Vuoi vedere che arriva prima il Treno del Cansiglio del Treno delle Dolomiti sostenuto dal governatore Luca Zaia? Laura Buso, sindaco di Fregona, si dice sicura che l’ipotesi progettuale piacerà anche al presidente. «Ne sono certissimo anch’io» conferma Floriano De Pra che, al raduno dei Cimbri, ha portato il saluto del sindaco di Alpago, che peraltro era presente alla prima giornata della festa, sabato, insieme al suo collega di Tambre. Il trenino partirebbe all’ingresso dell’altopiano del Cansiglio, vicino al ristorante Genziana, dove, considerati gli ampi spazi, potrebbe essere aperto un grande parcheggio in modo da concentrare tutte le auto della foresta, almeno quelle provenienti dalla pedemontana trevigiana.
La ferrovia si inoltrerebbe lungo la foresta attraversando la piana, fino a Pian Osteria, facendo tappa al Museo dell’Uomo, che è poi la sede dei Cimbri. I visitatori del Cansiglio verrebbero sollecitati ad utilizzare il mezzo di trasporto ecologico, lasciando appunto l’auto o da una parte o dall’altra del catino naturale. Anche nei pressi di Pian Osteria, infatti, verrebbe aperto un parcheggio per gli automobilisti in arrivo dall’Alpago e dal Bellunese.
«Gli esperti ci dicono che un treno turistico come questo non costerebbe più di 4, al massimo 5 milioni di euro» fa sapere Francesco Azzalini. Ieri, per sgrezzare l’argomento era stato invitato l’assessore regionale all’ambiente, Gianpaolo Bottacin, che però ha dovuto dirottare su Cortina per il maltempo.
A Bottacin, pertanto, verrà chiesto un altro momento di incontro, con ulteriori temi all’esame, oltre al treno. Si tratta in particolare del diritto di superficie, di cui non godono ancora i cimbri residenti in Cansiglio, nelle aree demaniali della Regione Veneto.
Proprio Bottacin, però, sta predisponendo una variazione alla legge 5 per riconoscere alla popolazione cimbra un diritto elementare.
In Cansiglio, tuttavia, ci sono altri cimbri, quelli delle località “Le Rotte” e “Vallorch” che insistono su terreni demaniali dello Stato e che si trovano a pagare addirittura 500 euro l’anno di “affitto”, a differenza dei loro cugini sparsi nelle altre località dell’altopiano.
«Stiamo lavorando – fa sapere il sindaco Buso – perché l’amministrazione statale possa riconoscere al Comune di Fregona queste aree, in modo da equiparare i trattamenti fiscali fra le diverse componenti cimbre dell’altopiano».
La 24esima festa dei Cimbri è stata molto frequentata, ha visto anche la partecipazione di una delegazione della Lessinia veronese. All’assemblea di ieri sono stati presentati i numerosi programmi culturali e sociali dell’associazione. In località Valbona è stato ricostruito un “cason” cimbro. In zona sono stati individuali i sedimi di una dozzina di edifici abitati fino a 100 anni fa dalla popolazione cimbra, in un caso anche con i resti del focolare.
Lino e Francesco Azzalini hanno confermato che sarà presto promosso un itinerario fra i diversi insediamenti cimbri dell’altopiano. Alla poetessa Valentina Azzalini è stato riconosciuto il premio “Groas Moaster bondar Tzimbar Bolk”.
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