Trenibelluno.it, dieci anni da pendolari, «Oggi un servizio migliore e più puntuale»

I treni sono più in orario oggi di 10 anni fa? Erano puntuali al 96,2% nei primi sei mesi del 2021, oggi lo sono per il 92-94%. «Il cambiamento più importante cui abbiamo assistito è stato nel giugno 2021 quando è stata attivata l'elettrificazione nel tratto Belluno - Conegliano e sono stati ripristinati i collegamenti diretti con Venezia. Abbiamo riscontrato», ammette Alessandro De Nardi, portavoce dell’Associazione Treni Belluno, «un leggero calo della puntualità, ma questo è ampiamente ricompensato dagli altri vantaggi ottenuti: treni nuovi e più confortevoli, abolizione del perditempo della rottura di carico a Conegliano, tempi di percorrenza ridotti e un numero di corse dirette come mai si era avuto prima».
E’ da 10 anni che i volontari di “TreniBelluno.it” monitorano il rispetto degli orari ferroviari. Ecco il consuntivo, ad oggi, del 2022. I treni puntuali sono passati – sintetizza De Nardi – dal 96,2% del primo semestre 2021 con esclusivamente treni Diesel, al 94,4% del secondo semestre, al 93 - 94% circa che è il dato provvisorio annuale del 2022».
Ha influito negativamente qualche episodio in particolare nel mese di novembre, ma non va dimenticato che il chilometraggio complessivo dei treni è quasi raddoppiato e maggiore è la distanza percorsa maggiore è la possibilità di qualche intoppo alla circolazione ferroviaria. «Siamo tuttavia fiduciosi affinché si intervenga per migliorare, anche con quegli interventi strutturali a contorno dell'elettrificazione che auspichiamo, ma di cui non si ha notizia», sottolinea De Nardi.
Era il 27 novembre 2012 quando l’Associazione – riconosciuta, per la verità, come vero e proprio Comitato di pendolari - ha cominciato il monitoraggio sistematico della puntualità dei treni regionali: prima di allora solo qualche sporadica annotazione in occasione dei disservizi più clamorosi. Allora si stava lavorando alla riforma dell'orario ferroviario regionale, il cadenzato, e dalla Regione o dalle Ferrovie non venivano diffusi dati, ma la promessa che si cambiava per migliorare. «Qualcuno disse che “se non puoi misurare qualcosa non si può migliorarla”; pensammo, così, che era necessario e utile avere a disposizione un metro di giudizio tra il vecchio e il nuovo, invece di affidarsi a sensazioni, ricordi a volte imprecisi o strumentalizzazioni politiche. Con un notevole impegno abbiamo raccolto quotidianamente tutti gli orari di arrivo a destinazione dei treni monitorati grazie al servizio Viaggiatreno di Trenitalia e alle osservazioni sul campo, considerando puntuali le corse giunte entro cinque minuti dall’orario programmato, in ritardo le altre e quelle cancellate in tutto o in parte: criteri meno benevoli di quelli ufficiali», iferisce De Nardi.
TreniBelluno cominciò con tutti i treni che circolavano tra Ponte nelle Alpi e Conegliano, dai diretti alle corsette: ventiquattro corse ogni giorno nel 2012, sedici nei festivi. Negli anni l’indagine si è allargata fino a interessare ben dieci linee ferroviarie. Attualmente sono le quattro linee del Bellunese, anche al di là dei confini amministrativi: dal capoluogo dolomitico a Calalzo, a Venezia via Conegliano, a Treviso via Montebelluna e da Montebelluna a Padova. Ogni settimana e ogni anno l’associazione pubblica, sempre in modo libero e indipendente, una sintesi dei dati raccolti che mostra l’andamento della puntualità dei convogli, permettendo di notare l’andamento di questo importante parametro della qualità del servizio di trasporto ferroviario e quindi di giudicare gli effetti delle scelte tecniche intraprese dalle Ferrovie e dalla Regione. «E sì, davvero si è cambiato per migliorare».
Si pensi che nel 2012 i treni della linea del Fadalto avevano una puntualità del 70,4% e che il 7,3% delle corse subiva cancellazioni. In attesa di ottenere i dati aggiornati dell'ultimo anno, nel 2021 la puntualità è stata del 95,3%. «Non si può negare che c'è una enorme differenza tra il servizio di trasporto più regolare e affidabile di oggi e la lotteria di disservizi e di tempi di percorrenza abbondantemente non rispettati che fino a dieci anni fa si svolgeva a discapito di pendolari e viaggiatori occasionali».
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