Treni: «Col cambio, Belluno sarà centrale»

Per Trenibelluno la rottura di carico a Montebelluna è positiva. Per Sartor (M5S) è «inaccettabile»
Belluno, 10 dicembre 2007. Alla stazione di Belluno arriva il nuovo servizio navetta di trenitalia Il Minuetto
Belluno, 10 dicembre 2007. Alla stazione di Belluno arriva il nuovo servizio navetta di trenitalia Il Minuetto

BELLUNO. Il cambio di treno obbligatorio a Montebelluna per la tratta da e per Padova (che dovrebbe entrare in vigore da dicembre) ha creato una sollevazione generale, anche se ci sono comunque dei sostenitori.

Contro. Parla di un ennesimo schiaffo ai bellunesi e di una decisione inaccettabile Riccardo Sartor del Movimento 5 Stelle di Belluno. «Questo è l’ennesimo tentativo di affossare il trasporto su rotaia», dice Sartor. «Così facendo i viaggi saranno complessivamente più lunghi in termini di tempo e si dovrà prendere la coincidenza a Montebelluna con tutti i rischi connessi alla puntualità delle corse. Ne risentiranno gli universitari costretti ad un cambio in più, diminuirà l’afflusso di persone da alcune zone perché converrà loro andare a Montebelluna direttamente in auto, e molti pendolari dovranno cambiare l’orario di lavoro. Prima è toccato al diretto Belluno-Venezia, oggi al Belluno-Padova, domani sarà la volta di sostituire tutti i treni con i bus?», si chiede ancora l’esponente pentastellato che pensa che il risultato di tutto questo «sarà il taglio dei rami secchi. Sostituiamo invece i treni». Sartor si rivolge alla Provincia: «Se sapeva, perché non ha convocato subito un tavolo con i sindaci? Le forze politiche e sociali facciano sentire con forza la loro voce, pretendendo che la Regione modifichi le decisioni di Trenitalia».

A favore. Spezza una lancia a favore, invece, Mattia Centeleghe dell’associazione TreniBelluno. Per Centeleghe il problema principale della tratta ferroviaria bellunese «è la mancanza di materiale rotabile diesel adeguato specie sulla tratta Belluno-Padova: mentre la linea per Conegliano, con l’orario cadenzato, è tra le più puntuali del Veneto, quella per Padova è forse la più critica per l’inadeguatezza delle locomotive obsolete e vetuste. Se limitiamo la percorrenza di questi mezzi sostituendoli con quelli più moderni, si avrà sì il cambio a Montebelluna con tempi brevissimi di attesa, compensata da un notevole miglioramento di affidabilità e puntualità».

TreniBelluno si dice d’accordo con il sindaco Padrin sulla necessità di elettrificare almeno la tratta Castelfranco-Montebllunea. «Con il nuovo orario, il centro del sistema diventerà Belluno con corse da e per Conegliano, Treviso, Calalzo in orari migliori degli attuali. Partire con proteste e rifiuti a priori senza un’analisi ponderata fa pensare che la causa del pendolari venga strumentalizzata. Auspichiamo che sia riproposto e potenziato tutto l’anno il servizio diretto nei fine settimana e nei festivi sul modello del trenobus delle Dolomiti».

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