Treni: «Col cambio, Belluno sarà centrale»

BELLUNO. Il cambio di treno obbligatorio a Montebelluna per la tratta da e per Padova (che dovrebbe entrare in vigore da dicembre) ha creato una sollevazione generale, anche se ci sono comunque dei sostenitori.
Contro. Parla di un ennesimo schiaffo ai bellunesi e di una decisione inaccettabile Riccardo Sartor del Movimento 5 Stelle di Belluno. «Questo è l’ennesimo tentativo di affossare il trasporto su rotaia», dice Sartor. «Così facendo i viaggi saranno complessivamente più lunghi in termini di tempo e si dovrà prendere la coincidenza a Montebelluna con tutti i rischi connessi alla puntualità delle corse. Ne risentiranno gli universitari costretti ad un cambio in più, diminuirà l’afflusso di persone da alcune zone perché converrà loro andare a Montebelluna direttamente in auto, e molti pendolari dovranno cambiare l’orario di lavoro. Prima è toccato al diretto Belluno-Venezia, oggi al Belluno-Padova, domani sarà la volta di sostituire tutti i treni con i bus?», si chiede ancora l’esponente pentastellato che pensa che il risultato di tutto questo «sarà il taglio dei rami secchi. Sostituiamo invece i treni». Sartor si rivolge alla Provincia: «Se sapeva, perché non ha convocato subito un tavolo con i sindaci? Le forze politiche e sociali facciano sentire con forza la loro voce, pretendendo che la Regione modifichi le decisioni di Trenitalia».
A favore. Spezza una lancia a favore, invece, Mattia Centeleghe dell’associazione TreniBelluno. Per Centeleghe il problema principale della tratta ferroviaria bellunese «è la mancanza di materiale rotabile diesel adeguato specie sulla tratta Belluno-Padova: mentre la linea per Conegliano, con l’orario cadenzato, è tra le più puntuali del Veneto, quella per Padova è forse la più critica per l’inadeguatezza delle locomotive obsolete e vetuste. Se limitiamo la percorrenza di questi mezzi sostituendoli con quelli più moderni, si avrà sì il cambio a Montebelluna con tempi brevissimi di attesa, compensata da un notevole miglioramento di affidabilità e puntualità».
TreniBelluno si dice d’accordo con il sindaco Padrin sulla necessità di elettrificare almeno la tratta Castelfranco-Montebllunea. «Con il nuovo orario, il centro del sistema diventerà Belluno con corse da e per Conegliano, Treviso, Calalzo in orari migliori degli attuali. Partire con proteste e rifiuti a priori senza un’analisi ponderata fa pensare che la causa del pendolari venga strumentalizzata. Auspichiamo che sia riproposto e potenziato tutto l’anno il servizio diretto nei fine settimana e nei festivi sul modello del trenobus delle Dolomiti».
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