Tre statue di Moro sul sagrato della chiesa per ricordare il Vajont

LONGARONEIniziano le cerimonie per il 55º anniversario del Vajont. Venerdì alle 18 nella chiesa di Longarone ci sarà il trasporto di alcune sculture dell’artista trevisano Valentino Moro grazie all’a...

LONGARONE

Iniziano le cerimonie per il 55º anniversario del Vajont.

Venerdì alle 18 nella chiesa di Longarone ci sarà il trasporto di alcune sculture dell’artista trevisano Valentino Moro grazie all’associazione dei superstiti “Vajont, il futuro della memoria”.

L’artista ha realizzato tre opere dedicate al ricordo della tragedia utilizzando metallo e cemento. Le opere hanno come titoli Folate, Croce e Rinascita e si trovano attualmente sul piazzale della diga ma saranno collocate temporaneamente sul sagrato della chiesa.

Sabato invece ci sarà la presentazione del libro di Luigi Rivis: “Vajont: quello che conosco perché allora ero un addetto ai lavori e quello raccontato da altri”.

Rivis, classe 1932 di origini agordine, era uno dei responsabili della centrale Enel di Soverzene nel 1963 ed ha avuto una lunga carriera nel settore della gestione degli impianti elettrici. Negli ultimi anni si è cimentato nella ricerca mettendosi alla prova come scrittore. È del 2012 infatti la sua pubblicazione sulla storia idraulica del Vajont. Obiettivo del testo è quello di fare alcune puntualizzazioni, corredate da documenti storici (in particolare dagli archivi del processo de L’Aquila) per smentire alcune imprecisioni o “narrazioni fuorvianti” nate sulla storia del Vajont e riportate erroneamente in pubblicazioni o documentari.

La presentazione del libro di Rivis, organizzata con Comune e Fondazione Vajont, avverrà alle 18 in municipio con l’introduzione di Luigi Da Deppo, docente emerito di costruzioni idrauliche a Padova.

Domenica poi andrà in scena la camminata dei Percorsi della memoria (sono ormai esauriti anche gli ultimi 1500 posti) mentre la settimana successiva sarà invece dedicata ai concorsi con la prima edizione del premio giornalistico in memoria del fotografo Bepi Zanfron (sabato 6 ottobre in municipio alle 18) e il premio Longarone (8 ottobre in serata), oltre ad un evento musicale con il coro Voci delle Dolomiti e la consueta notte bianca in diga del movimento Cittadini per la memoria. —

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