Tre ostetriche lasciano la Regione autorizza l’assunzione di quattro

FELTRE. Quattro nuove ostetriche per il Santa Maria del Prato: sono le assunzioni autorizzate dal direttore generale area sanità e sociale della Regione.
Di quattro assunzioni, tre andranno a compensare le cessazioni per quiescenza o mobilità. La quarta è invece extra turn-over, cioè è aggiuntiva rispetto alla dotazione organica. L’unità operativa di Ostetricia e ginecologia, diretta da Laura Favretti, secondo la Regione va infatti incrementata grazie ai progetti che sta portando avanti.
Oltre alla gestione della gravidanza a basso rischio, affidata a ostetriche o ostetrici di comparto, il Santa Maria del Prato si è dotato di un ambulatorio per la riabilitazione del perineo, messo a prova dalla gravidanza, e da qualche anno ha avviato il progetto del riconoscimento precoce della depressione post-partum. Per l’individuazione di segnali di depressione fra le donne che hanno avuto un figlio da poco è in atto da tempo una collaborazione fra l’Ostetricia di Feltre e l’Istituto superiore di sanità. C’è un “telefono bianco” attivo dal lunedì al venerdì dalle 8 alle 13 per rispondere a tutti i dubbi di mamme alle prese con l’allattamento al seno. Un sostegno attivo nel dopo parto che prevede il contatto telefonico precoce dopo la dimissione di tutte le mamme residenti nel territorio feltrino da parte delle ostetriche del consultorio.
Per quanto riguarda la riabilitazione del perineo nei casi in cui il parto o l’età che avanza abbia creato delle disfunzioni del pavimento pelvico, si coinvolgono nell’educazione le pazienti già prima della dimissione da ostetricia e per il periodo successivo grazie alle professioniste che mettono tempo aggiuntivo e tutto il loro impegno anche per questo.
La primaria Favretti, che ha una lunga e qualificata esperienza in ambito chirurgico, effettua quando necessario l’intervento laparoscopico. I casi trattati con chirurgia non invasiva, cioè senza aprire la pancia delle pazienti, sono una trentina ogni anno e registrano la soddisfazione da parte delle donne di tutte le età, considerato che il prolasso è soprattutto legato all’aumento dell’età media. L’intervento viene effettuato per via laparoscopica, con pochi giorni di degenza e un decisivo miglioramento della qualità della vita delle donne alle prese con il problema. —
L.M.
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