Tre mesi di chiusura totale per il ponte di Santa Caterina

Ponte di Santa Caterina completamente chiuso per tre mesi. Novanta giorni di passione dalla fine di agosto, prendendo in pieno le prime settimane di scuola e il ritorno al lavoro dopo le ferie.
È questo il verdetto emesso ieri in municipio al termine del vertice sui lavori di sistemazione del ponte simbolo del paese, incontro che ha visto seduti attorno al tavolo i rappresentanti di Anas, amministrazione comunale, ufficio tecnico, polizia locale e impresa vincitrice dell’appalto.
Tre mesi di stop totale alla circolazione sul ponte dunque: il Comune ha dato l’annuncio in serata dalla propria pagina Facebook, e la notizia si è subito diffusa a macchia d’olio con decine di condivisioni.
Ma il sindaco Paolo Vendramini è ottimista: da qui al 26 agosto, giorno di inizio dei lavori, ci sarà il tempo per mettere a punto la viabilità alternativa e soprattutto per informare capillarmente tutti.
D’altra parte lo stato di degrado del ponte, ha sottolineato il Comune, impone di intervenire: «L’attuale stato di degrado necessita la riqualificazione statica, l’allargamento della rete stradale con la costruzione di nuovi sbalzi, lo smontaggio e rimontaggio di parapetti, la sostituzione delle barriere di protezione, la sistemazione dei sottoservizi».
Lavori per i quali è necessaria la chiusura totale.
«Vista l’entità dell’opera e l’incidenza sulla viabilità provinciale», ha fatto sapere via Facebook il Comune, «l’amministrazione comunale ha chiesto di valutare attentamente con tutti i soggetti interessati (Prefettura, forze dell’ordine, categorie, enti e comuni limitrofi) la viabilità alternativa».
«L’Anas e l’azienda appaltatrice sono state molto chiare», commenta il sindaco Vendramini, «hanno detto che serviranno 90 giorni e quindi il ponte ovviamente non sarà transitabile. Noi abbiamo chiesto tempo per cercare di comunicare al meglio con tutti gli enti limitrofi, le ditte e l’utenza – interessando la prefettura perché quello è uno svincolo provinciale – illustrando la nuova viabilità che sarà soprattutto incentrata sulla bretella autostradale».
I disagi per chi percorre l’Alemagna, è inutile girarci attorno, ci saranno: «Ma auspichiamo che l’utenza che utilizza di solito il ponte», dice Vendramini, «faccia scelte responsabili, scegliendo le alternative che il territorio offre».
Ci sarà un po’ più di tempo, poi, per riorganizzare gli scuolabus: «I ragazzi arriveranno lo stesso a scuola», assicura il sindaco, «è chiaro che il percorso sarà diverso e passerà per l’autostrada per chi viene dalla Destra Piave. Ci vorrà pazienza, insomma, i disagi ci saranno ma con la collaborazione di tutti cercheremo di superarli». —
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