Tre ipotesi di recupero per l’edificio “ex Poste”

LONGARONE. Nuovi progetti di riqualifica per l’edificio “ex Poste”.
L’Agenzia del Demanio, che ha concesso qualche anno fa al Comune la proprietà della struttura in virtù della legge del federalismo demaniale, ha infatti consegnato all’amministrazione comunale alcuni studi per la sua valorizzazione.
Ora il Comune dovrà valutare costi e ipotesi per un edificio che è abbandonato da ormai dieci anni, già sede dell’ufficio postale e della Pro loco.
Numerose sono state le sollecitazioni dei cittadini e della minoranza per riqualificare la zona, un punto strategico del paese vicino alla stazione ferroviaria e alla statale Alemagna, anche dopo alcuni crolli e cedimenti strutturali che sono avvenuti nel corso degli anni.
«Nei giorni scorsi – spiega il sindaco Roberto Padrin - l’Agenzia del Demanio ci ha presentato uno studio di fattibilità con l’obiettivo della rigenerazione urbana della struttura, con valutazioni tecniche ed economiche approfondite. Sono emerse tre possibili ipotesi future, nate grazie alle suggestioni che avevamo dato all’agenzia a suo tempo. Il primo progetto è quello di spostare la biblioteca civica e creare degli spazi culturali correlati, dal costo totale stimato in 1 milione e 200mila euro circa. Poi c’è l’idea di creare un polo tematico sul gelato con il museo del gelato e delle aule per una scuola di gelateria, questo costerebbe circa 1 milione e 300mila euro. Infine, l’ipotesi più radicale ma meno costosa, quella di una parziale demolizione per creare nuovi parcheggi e dei bagni pubblici utili in particolare per i turisti di passaggio».
«Ora dovremmo fare una scelta – continua Padrin - perché è necessario recuperare la struttura che per noi è situata in un punto strategico, una sorta di “biglietto da visita” per il paese. Certo, due dei tre progetti hanno dei costi stimati abbastanza elevati ma l’Agenzia ci ha indicato alcune eventuali fonti di finanziamento».
Enrico De Col
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