Trasporto, via Unico studenti
Sparite le agevolazioni, prezzi aumentati fino al 40%. Batosta sulle tariffe di biglietti e abbonamenti, decise dalla Provincia e in vigore dal 1º settembre

Un pullman di Dolomitibus
BELLUNO.
Aumenti dal 13 al 40 per cento per i prezzi dei biglietti degli autobus e dei pullman di Dolomitibus a partire dal primo settembre. E sparisce l'Unico studenti. Almeno finchè le condizioni del bilancio provinciale saranno quelle attuali. I tagli ai trasferimenti per il trasporto pubblico locale subiti dalla Provincia di Belluno, come era prevedibile iniziano a farsi vedere oltre che sentire nelle tasche ormai provate dei bellunesi alle prese con la crisi.
L'amministrazione di palazzo Piloni ha infatti dovuto aumentare i prezzi dei biglietti, ma soprattutto è stata costretta ad eliminare un abbonamento, quello di Unico studenti, che per anni è stato apprezzato da tutta la popolazione e che ha tolto le disparità tra un territorio e l'altro. Ieri Dolomitibus ha pubblicato il tariffario che entrerà in vigore dal primo settembre prossimo.
Tariffario che scadrà ai primi di giugno 2012. E se per le fasce chilometriche più corte l'aumento deciso dalla giunta provinciale raggiunge in alcuni casi anche il 13 per cento, per le fasce più lunghe si parla di incrementi addirittura del 35-40 per cento. Un abbonamento annuale studenti nella fascia tra i 50 e i 75 km costerà 514 euro, mentre raggiunge i 781 euro tra i 200-250 km. Una bella batosta per chi (studenti e lavoratori) è costretto a prendere i mezzi pubblici per recarsi nel luogo di lavoro o di studio. Eliminate ad oggi anche tutte le agevolazioni che fino all'anno scorso erano previste. Unico studenti.
Tra queste rientra appunto l'abbonamento che prevedeva per gli studenti del territorio montano un costo uguale per tutti, sia che abitassero in Valbelluna che in Cadore o Comelico. Un'agevolazione che veniva pagata col bilancio della Provincia. Ma quest'anno, purtroppo, l'Unico non ci sarà. Le condizioni attuali del bilancio di palazzo Piloni, infatti, non permettono che l'ente intervenga a favore di questa categoria. Anche se dal palazzo fanno sapere che non è escluso un eventuale rimborso degli abbonamenti così come succedeva gli anni precedenti, qualora giungano dalla Regione quei fondi tanto attesi.
Ancora una volta la Provincia, sebbene non più condannata a sparire per le manovre finanziarie del governo, si scopre incapace a far fronte alle richieste e alle necessità del suo territorio. E per rivendicare maggiori risorse, lo stesso presidente Bottacin sarà oggi a Roma per l'incontro dell'Upi.
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