Trasloco del Famila, c'è chi dice no

Nell'area D'Amico disponibili meno di 600 mq, l'operazione si complica
A sinistra il Famila della Zuecca A destra il nuovo ipermercato
A sinistra il Famila della Zuecca A destra il nuovo ipermercato
 FELTRE.
Sono solo 180 metri quelli che separano il Famila della Zuecca dalla nuova struttura nell'area D'Amico. La strada del trasloco però è tutta in salita, contrariamente a quanto fanno immaginare le mosse della proprietà. E i tempi potrebbero allungarsi.  E' un rebus dalla soluzione non facile. E non è un caso se l'amministrazione Vaccari tace e continua a prendere tempo, limitandosi a dire no all'utilizzo dell'intera struttura appena costruita. Il nodo della discordia è proprio la superficie di vendita del Famila. L'attuale ipermercato alla Zuecca occupa 1.516 metri quadrati, configurandosi dunque come grande struttura. L'ipermercato costruito nell'area D'Amico offre 2.300 metri quadri, ma la proprietà dei Cestaro ha già fatto capire di non volerli utilizzare per intero (non da subito almeno), cosa che peraltro non le sarebbe consentita. E allora quanto può estendersi la superficie di vendita del nuovo ipermercato pronto all'apertura? Per gli stessi Cestaro la risposta è 1.516 metri quadri, tanti quanti sono quelli autorizzati alla Zuecca. Trattandosi di un trasloco, si manterrebbero le condizioni attuali. E invece le carte smentiscono questa certezza. Sia il piano regolatore (il Pat) che la convenzione stipulata al momento dell'acquisto dell'area D'Amico prevedono che lì si possa insediare soltanto una media struttura, che a Feltre - in base alla normativa comunale - può estendersi soltanto fino a 600 metri quadri e compatibilmente con il "budget" di superfici disponibili per medie strutture su tutto il territorio cittadino. Questo vuol dire che non solo il Famila deve sottostare al limite dei 600 metri quadri ma che questo limite si può abbassare ulteriormente se in città sono già state "consumate" le superfici disponibili complessivamente per attività commerciali di quelle dimensioni. Una verifica in municipio, nei giorni scorsi, ha fatto emergere che per gli alimentari/misti le aree a disposizione sono di poco inferiori ai 600 mq, mentre per altre tipologie di negozi ci sono più o meno 300 metri quadri ancora disponibili.  Il Famila, in questa situazione, non può ambire a trasferire i suoi 1.516 metri quadri in area D'Amico. E dovrebbe addirittura contenersi sotto i 600 metri quadrati. A meno che non torni di moda un accordo già discusso in municipio qualche anno fa, in base al quale il comune potrebbe concedere al Famila una sorta di deroga (arrivare ai 1.499 metri quadri indicati dalla normativa regionale, più permissiva di quella comunale, per le medie strutture) in cambio della rinuncia definitiva all'autorizzazione per la grande struttura. Questo patto consentirebbe un trasloco rapido e sostanzialmente indolore (17 metri quadri in meno), ma chiuderebbe le porte ad un qualsiasi ampliamento futuro sui 2.300 mq.  Nel dubbio, i Cestaro sembrano comunque intenzionati ad andare avanti. Invece l'amministrazione tace. Vaccari, ad agosto dell'anno scorso, aveva annunciato di avere la soluzione in tasca. Sono passati dieci mesi e il rebus resta irrisolto.  

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Riproduzione riservata © Corriere delle Alpi