Torna la camminata sui luoghi del Vajont

Domenica “I percorsi della memoria” dopo un anno di stop Centinaia di volontari impegnati lungo il tracciato
Enrico De Col
Longarone, 1 ottobre 2006, la prima edizione della pedonata "I percorsi della Memoria"..Una corsa tra i luoghi più celebri del disastro che toccò queste zone il 3 ottobre 1963 a partire dalla diga del Vajont.
Longarone, 1 ottobre 2006, la prima edizione della pedonata "I percorsi della Memoria"..Una corsa tra i luoghi più celebri del disastro che toccò queste zone il 3 ottobre 1963 a partire dalla diga del Vajont.

LONGARONE

Tutto pronto per l’edizione della ripartenza de “I percorsi della memoria”, che segna l’avvio delle e manifestazioni legate all’anniversario del Vajont.

Domenica è in campo un’ampia macchina organizzativa per garantire la pedonata sui luoghi del Vajont con tremila partecipanti (muniti di Green pass) e centinaia di volontari. L’evento, dopo lo stop dello scorso anno, è stato riproposto, nonostante le incertezze del periodo, dall’associazione “Vajont il futuro della memoria” con la collaborazione delle istituzioni e volontariato locale del Longaronese e della Valcellina.

«C’è grande fermento ma è tutto pronto», commenta Renato Migotti che guida da più di 16 anni la macchina organizzativa, «sarà un’edizione ridotta come numeri di partecipanti ma non come soggetti coinvolti. Nei giorni si è svolta una proficua riunione con i rappresentanti di Questura e Prefettura e le varie forze dell’ordine a livello locale e provinciale. C’è stata la massima collaborazione e volontà di garantire la sicurezza, sia dal punto di vista della pandemia che da quello della viabilità data la necessità di limitare i disagi sull’Alemagna. I vari rappresentati ci hanno garantito il massimo impegno e anche la presenza di personale straordinario che si va ad aggiungere alla nostra collaudata squadra di volontari. Nonostante i partecipanti siano di fatto la metà degli scorsi anni per ragioni legate al Covid, i volontari sul percorso sono praticamente gli stessi e questo è stato un aspetto molto apprezzato».

Anche la formula dell’evento non si discosta molto dall’ultima edizione del 2019. Le novità sono dettate dalle norme anti Covid e dalle modifiche in atto alla viabilità. «Partenza e arrivo saranno in zona Fiere», dice Migotti, «con i camminatori che potranno avviarsi autonormalmente dalle 8 alle 10 per evitare assembramenti. Quindi non saranno coinvolti né il centro di Longarone né lo stadio. Confermati poi praticamente tutti i ristori lungo il tragitto, tranne quello di Codissago. Il pranzo invece si svolgerà con dei chioschi e la possibilità di portare via qualcosa da mangiare all’aperto. Sembra che il meteo sarà favorevole e quindi ci aspettiamo una bella manifestazione che sia anche un segnale di ripartenza e ritorno alla normalità dato i grandi numeri messi in campo».

Uguali anche i percorsi con il più breve da circa 10 km accessibili anche per i disabili in carrozzina, parte dalle fiere e passa sotto la diga. Quello da 16 km invece allungherà fino al coronamento sopra la diga e all’abitato di Casso. I più allenati invece potranno puntare sui 24 km, arrivando fino ad Erto.

Parte del ricavato delle iscrizioni sarà come sempre destinato al supporto del volontariato locale e progetti di solidarietà nazionale e internazionale nello spirito di solidarietà della comunità all’indomani del disastro. —



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