Torna il treno a vapore per i 100 anni della ferrovia

Longarone, centinaia di persone accolgono la vecchia locomotiva 740 e i quattro vagoni “centoporte” Il sindaco: «E’ un mezzo ancora importante per tutta la valle»

LONGARONE C’è stato un momento nel corso della celebrazione, quando sul secondo binario si è fermato il regionale delle 13.01 diretto a Padova, che ha riassunto tutti i cento anni di storia dell’arrivo della ferrovia a Longarone: sul primo binario da un quarto d’ora era in sosta il convoglio speciale composto dalla vecchia locomotiva a vapore, la 740, e dai suoi 4 vagoni "centoporte”. Il treno era assediato da centinaia di persone: chi scattava foto, chi montava sui vagoni, chi guardava ammirato il lavoro dei macchinisti, intenti a dar da mangiare carbone alla fornace della caldaia. E quando il regionale per Padova si è affiancato al vecchio treno la gente si è trovata stretta in una specie di abbraccio fatto di ruote, rotaie e vagoni. E di 100 anni di storia. I festeggiamenti per l’arrivo del treno avevano il sapore dei bei vecchi tempi: centinaia di persone sulla banchina e ai margini della ferrovia, la musica della banda, il sindaco con la fascia. Tutti in attesa del grande ed affascinante ospite. Ma per ammirare il convoglio in arrivo molti hanno addirittura preferito andargli incontro, sistemandosi armati di fotocamere lungo i punti della statale dai quali si scorge il tracciato della ferrovia. Puntualissimo, alle 12.47, il camino della locomotiva è sbucato dalla galleria che si affaccia sulla stazione di Longarone, dando il via alla festa. Dal treno sono scesi i passeggeri che si sono goduti il viaggio da Treviso: per loro la giornata prevedeva lo spostamento, in auto d’epoca, verso i padiglioni della Longarone Fiere Dolomiti per una visita alla mostra «Il Treno nelle Dolomiti». Quindi sul treno è salito il sindaco: «Il treno è sempre un mezzo affascinante – ha cominciato – capace di attirare la gente, di far nascere suggestioni uniche. Per questo voglio ringraziare l’Aics di Belluno e l’associazione culturale Carrozza Matta di Carpanè di Valstagna che insieme ci hanno consentito di realizzare questa bella celebrazione per il centenario della tratta Longarone-Belluno. Ma il fatto che in tanti siano oggi qui presenti ha anche un altro significato: testimoniano che per noi, per questa valle e per tutto il territorio bellunese la ferrovia è un mezzo fondamentale. Per questo faccio anche mio l’impegno, che è già di tanti sindaci bellunesi, di fare in modo che la ferrovia resti, rivolgendo un appello a Trenitalia perché guardi con maggiore attenzione a questa tratta, e ne potenzi il servizio». Poco dopo, nei padiglioni della Longarone Fiere Dolomiti, è tenuta l’apertura ufficiale della rassegna «Il Treno nelle Dolomiti»: un momento di incontro importante per gli appassionati di modellismo del genere e di promozione della ferrovia nel territorio bellunese. Intanto il convoglio, scivolando con eleganza sui binari in una nuvola di fumo, era arrivato ad Ospitale: qui ha girato la locomotiva ed ha ridisceso la valle. Si è fermato ancora una volta a Longarone per raccogliere i passeggeri di Treviso, e con un ultimo sbuffo di fumo si è rinfilato nella galleria.

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