Tnt, oggi Filt Cgil e dipendenti incontreranno il prefetto

BELLUNO. I lavoratori della Tnt di Belluno oggi incontrano il prefetto. Dopo che per tutta la giornata di ieri si era parlato di uno sciopero di otto ore di tutti i dipendenti del gruppo Tnt (visto...
sciopero alla tnt per la possibile chiusura della sede bellunese
sciopero alla tnt per la possibile chiusura della sede bellunese

BELLUNO. I lavoratori della Tnt di Belluno oggi incontrano il prefetto.

Dopo che per tutta la giornata di ieri si era parlato di uno sciopero di otto ore di tutti i dipendenti del gruppo Tnt (visto che la società si era detta irremovibile nel licenziare 854 dipendenti), alla fine in serata è arrivata una notizia positiva. Al ministero del Lavoro e delle politiche sociali è stato raggiunto l’accordo per la cassa integrazione in deroga. La trattativa è stata molto tesa, ma poi si è raggiunta la mediazione con cui si attivano la cassa in deroga e la mobilità esclusivamente volontaria e incentivata. L’azienda si è resa disponibile, inoltre, a ricollocare nei prossimi mesi 300 lavoratori, di cui 250 nell’immediato. Se tra questi ci saranno anche i dipendenti della filiale di Belluno ancora non è dato sapere. La situazione si chiarirà nelle prossime ore.

Intanto, per oggi, al posto dello sciopero sono state indette due ore di assemblea. E nel capoluogo bellunese i lavoratori saranno ricevuti anche dal prefetto Maria Laura Simonetti. «Abbiamo scelto di parlare con il prefetto», precisa Alessandra Fontana, segretaria della Filt Cgil, «per due motivi. Il primo perché in quanto rappresentante del governo sul territorio può darci una mano, visto che ormai la questione della Tnt è arrivata ai tavoli del ministero del Lavoro e dello Sviluppo economico. Per la nostra provincia non si tratta di ridimensionare un sito, ma di chiusura vera e propria. Inoltre», prosegue Fontana, «chiederemo al prefetto che vigili sulla vicenda. Il nostro intento è quello di evitare che vadano disperse delle professionalità. Per questo ci rivolgiamo al rappresentante del governo affinché questi lavoratori non vengano lasciati soli».

La procedura di licenziamento era stata aperta dalla società il 10 giugno scorso, sollevando come è immaginabile un coro di proteste e due scioperi. A salire a palazzo dei Rettori oggi ci saranno non solo la segretaria della Filt Cgil, ma anche i sei lavoratori. «Sono persone che hanno dai 6 ai 18 anni di anzianità di lavoro e che hanno passato gran parte della loro vita qui. È giusto che facciano sentire la loro voce e tutta la preoccupazione per il loro destino. Chiudere la filiale di Belluno significa mettere in forse il loro destino e privare di un servizio il territorio», conclude Fontana. (p.d.a.)

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