Tifoso si ferisce sulla rete dello stadio e chiede i danni

BELLUNO. Alle volte esultare per la squadra di calcio del cuore può costare caro. E lo sa bene il Comune di Belluno e la Sportivamente Belluno, che gestisce gli impianti sportivi del capoluogo montano: si sono visti notificare un atto di citazione da un tifoso del Treviso Calcio che, nel settembre del 2010, mentre inneggiava per un gol appena segnato dai giocatori trevigiani allo stadio di Belluno, appoggiandosi alla rete di recinzione del Polisportivo si era ferito una mano. E per quella ferita ora chiede a palazzo Rosso un risarcimento danni che ammonta a oltre 11 mila euro.
Il Comune di Belluno è stato citato in giudizio, al tribunale di Belluno per il 10 maggio prossimo. A rappresentare l’amministrazione pubblica è stato incaricato lo studio legale associato degli avvocati Livio Dalla Bernardina e Roberto Pregaglia. Ed è a quest’ultimo che è stato dato il mandato di difesa.
I fatti risalgono al 19 settembre 2010. Quella domenica sul prato dello stadio di Belluno erano scesi in campo il Belluno calcio e il Treviso. Una partita che era stata vinta per 3-0 dagli ospiti trevigiani.
Tra i tifosi biancocelesti, c’era anche Paolo Velardi: nell’esultare dopo un gol della squadra amata, il giovane aveva afferrato la recinzione metallica che separa la tribuna dal campo di gioco; nel fare ciò, «uno spuntone metallico esistente lungo la recinzione», come recita l’atto di citazione, si sarebbe conficcata nella mano destra provocandogli una ferito lacero contusa. Ferita che, secondo i legali di Velardi, avrebbe causato dei danni al loro cliente ammontanti a oltre 11mila euro.
A questo punto la partita vera si giocherà nelle aule del tribunale. (p.d.a.)
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