“Terre alte d’Alpago”: medaglia d’argento al Piwi wine

Prestigioso premio per la giovane realtà imprenditoriale di Chies, premiato il Soratesa. La presidente De Battista: «Vinta la scommessa sulle viti resistenti»

Ilario Tancon

Vino da medaglia. Si tratta del “Soratesa”, annata 2021, prodotto in Alpago dalla società agricola “Terre alte d’Alpago” nell’ambito del progetto “Viti resistenti Alpago”. La medaglia è quella d’argento conquistata, qualche giorno fa, al Piwi wine award international 2022-wine system, concorso proposto dal “Wine system trust your senses” in collaborazione con Piwi international e riservato ai vini di varietà resistenti, iniziativa che ha visto la partecipazione di 14 Paesi con 272 vini e 47 varietà Piwi rappresentate. Una grande soddisfazione per la giovane realtà alpagota che ha sede a Chies e che è nata nel 2021 grazie a un gruppo di persone che hanno abbracciato la filosofia viticola Piwi già dal 2015 mettendo a dimora le prime barbatelle.

Piwi è un acronimo che viene dal tedesco “pilzwiderstandfähig” che significa “viti resistenti ai funghi”.

«In questo 2022 cominciano ad arrivare i primi risultati, figli di una capacità di mettersi in gioco e di saper affrontare il confronto, molla che in un contesto di questo tipo aggiunge energia e capacità di rigenerarsi nelle difficoltà», sottolinea la presidente della società agricola “Terre alte d’Alpago”, Sheila De Battista, «il risultato raggiunto è stato di 86 punti Par che è valso la medaglia d’argento al vino “Soratesa” annata 2021 prodotto con uve Solaris in purezza Igt Veneto: un vino dai sentori floreali, con profumi di frutti a polpa bianca e fiori di montagna che ben si abbina a carni bianche e a formaggi stagionati ma che risulta particolarmente intrigante soprattutto con prodotti del territorio quali il pesce di fiume e di lago e le famose “mame” , fagioli pregiati dell’Alpago. Si tratta di un riconoscimento che premia la caparbietà dei soci di “Terre alte d’Alpago” nel credere fortemente in questa tipologia di prodotto e, ancora di più, nel connubio viti resistenti/territorio alpagoto-bellunese, manifestando il profondo rispetto nutrito per queste terre quasi a volerne diventare in qualunque modo custodi e sostenitori. Questo premio è anche uno stimolo a migliorarsi costantemente».

Il progetto “Viti resistenti Alpago” ha visto i soci di “Terre alte d’Alpago” sperimentare tipi di uve a bacca bianca, solaris e bronner, e a bacca nera, cabernet cortis e prior.

Una scelta di sostenibilità ambientale e di valorizzazione del territorio. Un viaggio che comincia a regalare le prime soddisfazioni. 

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