Terna, lavori finiti a tempo di record: interrata la linea tra Cortina e Auronzo

L’opera, lunga 24 chilometri, è entrata in funzione: è costata 60 milioni di euro. Zaia: «Lo sport porta sempre dei benefici» 

CORTINA

Sessanta milioni di euro per la nuova linea elettrica “invisibile” tra Cortina e Auronzo: a tanto ammonta l’investimento di Terna, che ha messo in esercizio questo nuovo tratto di 24 chilometri.

L’infrastruttura, altamente tecnologica e completamente interrata, rientra nel più ampio progetto di ammodernamento e riassetto della rete elettrica dell’Alto bellunese, per il quale Terna ha investito appunto 60 milioni.

Realizzata in tempi record, appena 13 mesi, è un’opera al servizio del sistema elettrico nazionale e funzionale allo svolgimento in piena sicurezza dei Mondiali.

L’elettrodotto si snoda per 15 km nel Comune di Cortina e per 9 km in quello Auronzo, tra le cabine elettriche rispettivamente di Zuel e Somprade, ed è di rilevanza strategica per un’ampia area del Nord-Est: insieme alla nuova stazione di Auronzo (in località Cima Gogna), attualmente in costruzione, e al riassetto della rete esistente a 132 kV e 220 kV, il nuovo cavo contribuisce ad aumentare la magliatura ed a migliorare l’efficienza, l’affidabilità e la resilienza della rete elettrica locale, esposta a interruzioni e fortemente sollecitata dalle condizioni climatiche estreme che si sono registrate negli ultimi anni.

La realizzazione della nuova linea, autorizzata nell’agosto 2019 dai ministeri dello Sviluppo economico e dell’Ambiente, ha coinvolto 27 imprese specializzate, molte delle quali locali, con fino a 100 lavoratori nei cantieri, ed è stata eseguita secondo i migliori standard di sostenibilità e tutela ambientale, lasciando intatto il paesaggio boschivo. I lavori sono stati avviati nel novembre 2019 e completati lo scorso di dicembre, nonostante l’emergenza Covid.

«Siamo di fronte alla dimostrazione lampante di quanto i grandi eventi, in questo caso lo sport, portino investimenti, realizzazioni e benefici al territorio», dichiara il presidente della Regione, Luca Zaia, «benefici duraturi che vanno ben oltre lo spettro temporale dell’avvenimento. Ringrazio tutti i protagonisti di questa straordinaria opera: i vertici presenti e passati di Terna, le maestranze, i sindaci dell’area. Adesso, grazie ai Mondiali, con un grande lavoro di squadra si è riusciti a completare in un anno e un mese un’opera che ha uno straordinario significato anche sul piano della valenza ambientale. Muoversi con rapidità è stato fondamentale, e lo sarà anche per tutto quanto c’è da fare nell’ottica delle Olimpiadi invernali del 2026».

«Sottolineo che l’intervento rientra nel quadro del piano di investimenti previsti da Terna nel Veneto», aggiunge l’assessore all’Energia Roberto Marcato, «come concordato la società ha programmato di investire oltre 370 milioni nei prossimi cinque anni per lo sviluppo, l’ammodernamento e la resilienza della rete elettrica veneta. Moltissimi di questi interventi, in vista delle Olimpiadi, saranno realizzati in area bellunese, a dimostrazione che si tratta di un territorio di primario interesse per la Regione».

Soddisfazione anche da parte dell’associazione Vivaio Dolomiti: «Dove si lavora in sinergia e le amministrazioni comunali sono di qualità i risultati si ottengono velocemente». I cantieri sono stati condotti grazie all’apertura di più fronti contemporanei, con l’impiego di diverse squadre che hanno lavorato in simultanea, modalità che ha consentito di ridurre notevolmente i tempi di realizzazione e di limitare di conseguenza il più possibile i disagi per la popolazione locale e per il turismo dell’area. I cavi sono stati posizionati sfruttando parte della viabilità esistente e sentieri alpini già presenti e utilizzando diverse tecniche. L’elettrodotto, completamente interrato, si compone di 40 tratte consecutive, unite tra loro tramite apposite giunzioni per cavi in alta tensione. L’opera è il risultato di un lungo e proficuo percorso decisionale partecipato dal territorio nel quale Terna ha incluso e coinvolto, per la prima volta sin dalla fase di definizione del progetto, la popolazione oltre agli Enti e tutte le istituzioni e amministrazioni locali. —



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