Tentata estorsione ai danni di Unicredit testimoniano i bancari
feltre. È toccato al personale della banca Unicredit (con il legale Iovino), operante nel 2017 nella filiale di Feltre, raccontare della presunta tentata estorsione ai danni dell’istituto di credito che Sandro Reolon (difeso dall’avvocato Gianluca Nicolai) avrebbe messo in atto probabilmente per fare in modo che l’ex compagna, un tempo dipendente a termine della banca in questione, ritirasse le denunce contro di lui.
A parlare l’ex direttore della filiale che ha raccontato come un giorno l’imputato «si è presentato con una borsa contenente dei documenti di lavoro» che la sua ex compagna aveva dimenticato di cancellare nel computer dell’uomo quando vivevano ancora insieme. L’imputato avrebbe quindi tirato fuori dalla borsa alcuni documenti.
È toccato poi ad un altro ex dipendente riferire al giudice di aver ricevuto, all’epoca, una telefonata da Reolon, il quale faceva presente di avere documenti della banca. Notizia che il bancario, preoccupato, aveva provveduto a riferire al personale deputato al controllo. Personale che poi aveva sentito l’ex convivente dell’imputato la quale aveva confessato di essersi dimenticata di cancellare alcuni documenti. A testimoniare c’è stata anche la stessa ex convivente che ha confermato di aver lasciato dal compagno documentazione relativa al suo lavoro, cosa da cui sarebbero scaturite le azioni di Reolon che lo hanno portato a processo.
Dalle testimonianze, però, non è emerso chiaramente che l’imputato abbia tentato l’estorsione per avere in cambio il ritiro delle querele da parte della sua ex.
Si torna in aula il 20 marzo prossimo per la discussione. —
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