Tempus: «Abbiamo rispettato il contratto nazionale»

FONZASO. Hanno deciso di non esporsi per non creare malintesi o peggio ancora, cadere in intrecci politici di qualche sorta. Ma dopo l’ennesima chiamata in causa, quelli della cooperativa sociale...

FONZASO. Hanno deciso di non esporsi per non creare malintesi o peggio ancora, cadere in intrecci politici di qualche sorta. Ma dopo l’ennesima chiamata in causa, quelli della cooperativa sociale Tempus hanno deciso quantomeno di chiarire la questione sull’appalto dell’ecocentro di Arsiè, secondo il loro punto di vista.

Domenica la coop fonzasina si è vista revocare dal dirigente tecnico l’appalto per la custodia, l’accoglienza, la manutenzione e la pulizia dell’ecocentro, assegnato dal Comune per il 2016. Questo perché in sede di gara la Tempus aveva dichiarato 8 anni di esperienza nel settore, ma una volta vinto l’appalto aveva messo in servizio non l’esperto, ma il dipendente della coop uscente (la Val Cismon), assunto per obbligo di legge ma con soltanto qualche mese di competenza alle spalle.

«Ce lo ha imposto il Contratto collettivo nazionale delle cooperative, perché l’operaio era assunto a tempo indeterminato», precisa il presidente Mario Orsini, «ma chiedere a un’impresa di assorbire un lavoratore di altra derivazione e contemporaneamente prevedere la collocazione al lavoro di un secondo addetto che risponda ai requisiti è fuori da qualsiasi logica economica e giuridica».

Qualcuno ha preso la revoca come una vittoria. Non la cooperativa, che per sovrannumero è stata costretta a licenziare il dipendente: «Con quel tipo di bando avremmo dovuto mettere al posto del lavoratore una risorsa interna, già competente, ma comunque con l’obbligo di assumerlo, quindi senza poterlo impiegare». Suo malgrado, il lavoratore è stato licenziato perché non era possibile destinarlo ad altro compito. «Riteniamo di aver agito correttamente e di aver rispettato il Contratto nazionale, per questo accogliamo serenamente la decisione dell’amministrazione comunale», conclude il presidente, «speriamo che nel nuovo bando non vengano inserite clausole contrastanti tra i requisiti di valutazione della qualità e le norme del diritto del lavoro».

Tempus è nata il primo luglio 2015 dall’acquisizione di Energia Sociale. Occupa oltre 100 dipendenti (di cui il 40 per cento svantaggiati, ma ci sono anche 23 richiedenti asilo) e gestisce servizi (lavanderia, manutenzione, pulizie, traslochi) nel Bellunese, in Trentino Alto-Adige e in Friuli Venezia Giulia. Nel Comune di Arsiè si occupa di mensa e trasporto scolastico.

Francesca Valente

Riproduzione riservata © Corriere delle Alpi

ad