Tasso bancario da usura su un finanziamento la cliente vuole giustizia

LAMON
Non sopportava il figliastro. Il figlio della compagna. Il lamonese A.T. rischia di andare a processo per maltrattamenti in famiglia, difeso dall’avvocato Alvise Antinucci. Oltre al procedimento penale, gli sarà chiesto un risarcimento danni dall’avvocato di parte civile Edoardo Montin.
Le indagini svolte per le ipotesi di reato di percosse, ingiurie e lesioni sono da considerarsi chiuse, il problema è che manca ancora una notifica e a gennaio, ci sarà una nuova udienza preliminare, davanti al giudice Elisabetta Scolozzi, per provvedere al proscioglimento oppure al rinvio a giudizio.
Emergeranno nel corso dell’eventuale processo i motivi dei profondi dissapori tra l’indagato e un ragazzo, che all’epoca dei fatti contestati aveva 16 anni e le avrebbe prese in diverse occasioni dall’adulto, per un certo periodo di tempo. Da quest’ultimo discorso dipende il reato di maltrattamenti. Ogni motivo sembrava buono per mettere le mani addosso all’adoloscente: schiaffi, calci e pugni, ai quali il ragazzo cercava di opporsi come poteva. L’obiettivo era quello di prenderne il meno possibile. In un caso, all’ora di cena, sarebbero volate anche delle stoviglie e c’è stato un accesso al Pronto soccorso dell’ospedale Santa Maria del Prato di Feltre. Nel fascicolo della Procura della Repubblica, si può trovare un certificato medico, che documenta lesioni non gravi per una prognosi complessiva di sette giorni.
È stata la madre del ragazzo minorenne ad andare dai carabinieri a presentare una querela e, grazie a questo atto, sono scattati gli accertamenti preliminari. E sarà sempre lei a costituirsi parte civile, per poter chiedere i danni, a nome del figlio. Prossimo appuntamento con l’anno nuovo. —
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