Taibon, muore per malattia a 47 anni

Marco De Dorigo, figlio del campione di fondo Marcello, aveva rilanciato gli impianti di Forcella Aurine

TAIBON. La malattia che non perdona l’ha strappato all’affetto dei suoi cari e dei tanti amici in poco tempo, lasciando nel lutto Gosaldo, Forcella Aurine in particolare, Taibon e Listolade, dove abitava.

Marco De Dorigo è morto a soli 47 anni, l’altro ieri, all’ospedale di Belluno. Colpito un anno e mezzo fa da un tumore, dopo le prime cure sembrava aver riguadagnato la salute, nell’ultimo mese, invece, l’esplosione del male.

«Un fulmine a ciel sereno», condividono il sindaco di Gosaldo, Giocondo Dalle Feste, e il parroco di Taibon, don Mario Zanon. «Nessuno sapeva che fosse ammalato. Siamo molto vicini – conferma il sindaco – a suo padre Marco, al fratello Santo, alla moglie Tamara e ai due figli, Matteo di 11 anni e Alessandro di 7».

Oggi il funerale, alle 14,30, nella chiesa di Taibon, dove per la circostanza interverranno gli alpini, i suoi ex commilitoni della Brigata Cadore.

«Mio fratello Marco è stato il protagonista numero uno del rilancio degli impianti di Forcella Aurine», ricorda Santo. «È stato lui a inventarsi la pista illuminata e a volere il nuovo impianto di innevamento».

Dal 2001 Marco e Santo cogestivano anche il Bagno medusa al Lido degli Scacchi, in provincia di Ferrara.

Ultimamente avevano riorganizzato le società, compiendo cammini paralleli. Entrambi sono figli di Marcello De Dorigo, che nessuno dimentica in valle: è stato un campione di sci nordico, che continua a vivere da solo, all’età di 80 anni, a Forcella. Marcello ha vinto otto titoli italiani tra Juniores e Seniores, ha partecipato a due Olimpiadi (Squaw Walley ’60 – 9º nella 15 km – e Innsbruck’64) e a due Mondiali (Lahti ’58 e Zakopane ’62).

Marco ha cercato di seguirne la carriera e il sindaco Dalle Feste lo ricorda come un promettente sportivo. «Marco era un giovane, pieno di vita e con tanta voglia di lavorare. Ci metteva passione nella sua attività. Si era preparato anche come caposervizio e il suo contributo alla famiglia nella conduzione degli impianti era essenziale. Poi la scelta di andare al mare, con un impegno gravoso». Per Dalle Feste Marco farà sentire la sua mancanza. Il parroco di Gosaldo, don Fabiano Del Favero, si è reso partecipe con Santo e Marcello del dolore e della solidarietà di tutta la comunità. «Don Fabiano, gli ho detto, non è possibile essere strappati alla vita in questo modo», racconta Santo. «A Natale avevo incontrato Marco e stava bene. Dopo pochi giorni l’ha catturato il male. Perché?».

Il parroco di Taibon ha partecipato alla moglie Tamara, incontrata ieri mattina, la vicinanza della comunità di Listolade e Taibon. «Siamo tutti addolorati perché Marco lascia due bambini ancora in tenera età». Il mondo dello sport e in particolare dello sci si è stretto ancora di più intorno a Marcello e a Santo.

Francesco Dal Mas

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