Base jumper disperso, nuove ricerche senza esito

Il Soccorso alpino di Agordo in ricognizione con l’elicottero sulla Busazza ma non sono state trovate tracce del 35enne finlandese  Lassi Pekka Ruuskanen

Un'immagine ripresa dal Soccorso alpino durante le ricerche con l'elicottero
Un'immagine ripresa dal Soccorso alpino durante le ricerche con l'elicottero

Questa mattina il Soccorso alpino di Agordo ha effettuato una nuova ricognizione sulla Busazza, a Taibon, dove risulta ancora disperso dalla metà di novembre il  basejumper finlandese Lassi Pekka Ruuskanen di 35 anni.

 

Tre soccorritori a bordo dell'elicottero dell'Air service center, convenzionato con il Soccorso alpino Dolomiti Bellunesi, hanno a lungo sorvolato la parete meridionale che in questi giorni si è parzialmente ripulita dalla neve, per cercare di rinvenire traccia dell'uomo che è stato cercato a lungo  dopo l’allarme lanciato da un amico e il ritrovamento dell’auto a Capanna Trieste, prima dell’arrivo delle perturbazioni meteo.

 

Oggi l'elicottero ha perlustrato la vasta area, in particolare all'altitudine di 2.600 metri, dove era stata indicata la possibile geolocalizzazione del cellulare del 35enne e dove nei canali più profondi persistono accumuli di neve, con esito ancora negativo. È stata controllata anche la zona boschiva alla base della parete.

Lassi Pekka Ruuskanen, il base jumper disperso
Lassi Pekka Ruuskanen, il base jumper disperso

Appassionato di lanci con la tuta alare, il 35enne finlandese si è probabilmente lanciato dalla cima della Busazza sabato 16 novembre. Domenica 17, ricevuta la chiamata preoccupata da parte di un amico che non lo sentiva da venerdì, dopo che il suo furgone è stato rinvenuto parcheggiato al rifugio Capanna Trieste, le ricerche sono partite immediatamente, ostacolate però dal maltempo e dalla nevicata in corso, che ha ricoperto le pareti delle montagne dai 2.200 metri a salire.

 

Nei giorni seguenti elicotteri, droni, squadre a piedi ed elitrasportate hanno tentato di ritrovarlo con tutte le forze e i sistemi tecnologici in dotazione. Sono stati impegnati il Soccorso alpino, la Guardia di finanza, i Vigili del fuoco, i Carabinieri. Non appena le condizioni lo consentiranno, il Soccorso alpino di Agordo continuerà la ricerca.

 

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