«Tagli a destra e a manca e senza senso»

San Nicolò. La minoranza contro il sindaco Ianese, in particolare sulle condizioni della rete idrica
SAN NICOLO’. La minoranza alza la voce contro i tagli annunciati dal sindaco Giancarlo Ianese lunedì sera nel corso del consiglio comunale dedicato all’assestamento generale del bilancio di previsione per gli anni 2017-2019.


«Continuiamo a regredire su ogni fronte in maniera inesorabile», tuona il consigliere Laura Di Piazza, che poi riepiloga quelle che sono state le classiche gocce che hanno fatto traboccare il vaso: «Di investimenti sul nostro territorio non se ne vedono più da tempo», spiega, «e questo è già scoraggiante; ma addirittura andare a tagliare a destra e a manca senza alcuna logica mi sembra davvero troppo. Ho chiesto personalmente spiegazioni al nostro sindaco ma le risposte, anche questa volta, sono state evasive».


La Di Piazza punta il dito in particolare contro una serie di situazioni considerate vere e proprie criticità.


«Le casse comunali sono vuote, e questo capiamo bene che è un problema che non riguarda solo San Nicolò. Bisogna però aggiungere che in tutti questi anni non siamo stati in grado di accantonare soldi da destinare ad eventuali emergenze. Mi riferisco in primis alla situazione in cui versa la rete idrica che rappresenta per noi un costante problema, non avendo le spalle coperte dal Bim come tutti gli altri Comuni del territorio. Questo ci espone a grandi rischi in caso di emergenze, ma il sindaco non se ne preoccupa visto che per lui è tutto a posto».


Rete idrica ma non solo nei pensieri della minoranza in consiglio comunale: «Tempo addietro era stato annunciato l’acquisto di un immobile a Gera da destinare a garage per i mezzi comunali. Anche quello è saltato per mancanza di fondi nonostante se ne parlasse da anni», prosegue la Di Piazza, che lamenta poi una situazione di degrado generale sul fronte della manutenzione. Il tutto senza dimenticare il futuro palazzetto dello sport, in fase di ultimazione grazie al sostegno dei fondi Odi: «Ed ora quella struttura chi andrà a gestirla? Chi se ne accollerà l’onere visto che non c’è un soldo in cassa da dedicargli?. Siamo molto preoccupati», conclude nella sua arringa il consigliere di minoranza, «gli anni di amministrazione Ianese peseranno come un macigno sul futuro di un paese rimasto con soli quattrocento abitanti».


Riproduzione riservata © Corriere delle Alpi