Sul caso Malga Rin Bianco il Tar dà ragione al Comune

MISURINA. Sembra ormai conclusa la diatriba relativa alla gestione della malga Rin Bianco, a Misurina. Dopo anni di corsi e ricorsi, la prima sezione del Tar del Veneto ha infatti dato ragione al...

MISURINA. Sembra ormai conclusa la diatriba relativa alla gestione della malga Rin Bianco, a Misurina. Dopo anni di corsi e ricorsi, la prima sezione del Tar del Veneto ha infatti dato ragione al Comune di Auronzo (difeso dagli avvocati Antonio Prade e Alfredo Bianchini) e, di conseguenza, all'attuale gestore, Andreas Quinz (difeso dagli avvocati Ivone Cacciavillani e Renzo Fogliata), respingendo il ricorso di annullamento della gara d'asta proposto dalla società Malga Rin Bianco, che fa capo alla Coop agricola Auronzo (difesa dall'avvocato Livio Viel).

«Ora attendiamo fiduciosi i termini dei 60 giorni per eventuali ricorsi», spiega Quinz, che da metà agosto ha avuto l'affidamento temporaneo della malga, «quindi potremo procedere con i progetti, previsti nel bando, in particolare la creazione di una sala lettura-biblioteca di montagna intitolata a mio padre, la guida alpina Valerio Quinz, con volumi da lui raccolti ed integrati dallo scrittore alpinista, ma soprattutto amico di famiglia, Mauro Corona. Per l'estate, oltre ad aprire la biblioteca, contiamo di sistemare l'area esterna con un plateatico e un gazebo. In questi mesi abbiamo già iniziato ad investire, a nostro rischio e pericolo, nella ristrutturazione interna». Ripercorrendo la vicenda dell'affidamento della Malga, nel primo bando (che privilegiava l'aspetto economico) vinse la società Malga Rin Bianco, ma ci fu il ricorso della società Zandegiacomo. A questo punto il Comune annullò il bando, indicendone uno nuovo che privilegiava la professionalità rispetto all’offerta economica. E la vittoria andò a Quinz, che lasciò dietro la società Malga Rin Bianco-Coop agricola Auronzo e la Zandegiacomo, ritornata nuovamente in gara. Ad impugnare il secondo bando furono sia la Zandegiacomo (affermando che il ricorso sul primo bando era ancora in piedi e che quindi il Comune non poteva farne un secondo) e sia la società Malga Rin Bianco-Coop agricola Auronzo (che accusava invece l’Amministrazione di aver dichiarato vincitrice Quinz in assenza dei requisiti previsti dallo stesso bando). (l.b.)

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