Stroncato da infarto professore di italiano del liceo Dal Piaz

Claudio Mei, 48 anni, è morto durante una passeggiata Sconvolti i colleghi e i suoi studenti, ieri riuniti in assemblea
Di Francesca Valente

FELTRE. Stava facendo una passeggiata in via Cavour, nel cuore del quartiere san Paolo, venerdì pomeriggio attorno alle 16.15, quando il suo cuore ha improvvisamente smesso di battere. Si è accasciato al suolo privo di vita ed è stato subito raggiunto da due passanti che lo precedevano, allertati dal tonfo. A niente sono valsi i tentativi di rianimazione del personale medico accorso sul posto: nemmeno le tre iniezioni di adrenalina sono servite a nulla. Se n'è andato così Claudio Mei, quarantotto anni compiuti da poco, professore ordinario di italiano e storia dell'arte al liceo Giorgio Dal Piaz. Uno shock inaspettato che ha colto di sorpresa l'intero personale docente, a soli due giorni dall'inizio del nuovo anno scolastico, il decimo per lui su una cattedra dell'istituto feltrino.

Al rientro a scuola di ieri mattina, il preside Gian Pietro Da Rugna ha convocato studenti e professori in palestra per dare il triste annuncio. I più colpiti sono stati gli alunni più grandi, quelli che per un anno e più hanno potuto assaporare la sua passione per la letteratura, l'arte, la cultura in generale, hanno assistito a lezioni coinvolgenti ricche di spunti, scoprendo di giorno in giorno una persona disponibile, spontanea, solare, capace di intessere rapporti umani fatti di rispetto reciproco, di giusta complicità, di stima e attenzione. La notizia rimbalza presto sulle bocche di docenti e studenti così come sulle pagine di Facebook, dove si raccolgono sgomento e costernazione. «Per quel poco che l'ho potuto conoscere», precisa il dirigente scolastico, «posso dire che mi è sembrata una persona semplice, molto innamorata del suo lavoro, serena e tranquilla». I colleghi preferiscono non parlare, chiusi in un dolore discreto, tradito solo dagli occhi lucidi. «Con lui si parlava piacevolmente di tutto, era un uomo di cultura molto vasta, amante della letteratura, dell’arte, del cinema, della storia, della musica», si confida un collega, «parlava molto bene le lingue, era in procinto di partire per l'estero con il progetto Comenius». «Abbiamo perso un punto di riferimento», conclude Da Rugna, «quest'anno gli erano state assegnate cinque classi, ora dovremo contattare il provveditorato agli studi per decidere cosa fare».

Originario di Agordo, Mei è arrivato a Feltre nel 2003, dove aveva preso un appartamento in affitto da utilizzare durante la settimana, mentre nei weekend era solito tornare a casa. Era conosciuto non solo come animatore culturale, ma anche come cantante. Dopo aver studiato canto barocco con Sandro Naglia e Gian Paolo Fagotto, era entrato a far parte come tenore del Trifolium ensemble, un trio che si occupava di scoprire e valorizzare il repertorio sacro e profano dei secoli XVI e XVII. Cantava inoltre in varie formazioni bellunesi e venete, e di recente aveva inciso le Sacrae cantiones di Ludovico Balbi assieme al conservatorio di Vicenza. I funerali si terranno domani alle 14.30 nella chiesa di Agordo, dove oggi alle 20 si terrà un rosario, ma alunni ed ex alunni pensano di ricordarlo con un concerto, una lettura animata, oppure una manifestazione. A ognuno sarà lasciato lo spazio di ricordarlo per quel che è stato, una persona amichevole e benvoluta da tutti.

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