Stop incendi col check up sugli impianti elettrici

BELLUNO. Sono tantissime le anomalie degli impianti elettrici che possono causare principi d’incendio. Tant’è che dati nazionali mostrano che un incendio su quattro è causato da corto circuiti,...
Cartura, 29.01.2014.Incendio abitazione in via Cà Brusà..Nella foto: i VVF in azione.ph. Zangirolami
Cartura, 29.01.2014.Incendio abitazione in via Cà Brusà..Nella foto: i VVF in azione.ph. Zangirolami

BELLUNO. Sono tantissime le anomalie degli impianti elettrici che possono causare principi d’incendio. Tant’è che dati nazionali mostrano che un incendio su quattro è causato da corto circuiti, conduttori danneggiati, mancanza di protezioni, collegamenti precari o uso di multiprese. Insomma, l’impianto elettrico, all’interno di un’abitazione, non si vede, ma per garantire la sicurezza di chi vi abita è indispensabile che funzioni bene.

«Quando svolgiamo interventi nelle case ci capita spesso di trovare situazioni difficili, precarie. Crescono inoltre gli incendi dovuti a impianti non manutentati adeguatamente. Per questo abbiamo deciso di intervenire concretamente», spiega Chiara Dall’Asen, presidente degli elettricisti associati a Confartigianato Belluno, categoria che ha deciso di avviare una campagna di sensibilizzazione denominata “Sei sicuro che l’impianto elettrico della tua casa sia a norma?”. In sostanza, le ditte aderenti all’iniziativa, al momento una trentina, danno la propria disponibilità a un check up gratuito sugli impianti elettrici in fabbricati civili (con potenza disponibile fino a un massimo di 6 kW). Una volta verificata la condizione dell’impianto, l’installatore rilascerà al privato un report in cui si attesta lo stato alla data del sopralluogo. «Il nostro intervento è gratuito e al committente resta poi la libera scelta su cosa fare», precisa Dall’Asen. «L’intento è quello di sensibilizzare i cittadini sull’obbligo, in capo al proprietario di qualsiasi immobile, di verificare il buon funzionamento dell’impianto elettrico». Anche perché, in caso di sinistro, la prima cosa che le compagne di assicurazione chiedono al privato sono la dichiarazione di conformità rilasciata da una ditta abilitata e il libretto di manutenzione. Quindi, meglio prevenire che curare, spendendo qualcosa in più prima per adeguare l’impianto.

Le ditte di elettricisti aderenti all’iniziativa, che si realizza anche con il contributo della Camera di Commercio di Belluno, coprono tutto il territorio provinciale. Costituiscono il 10% del totale delle imprese del settore, che al 30 giugno 2014 erano 285. «L’auspicio è che altre si uniscano a questo gruppo di lavoro», commenta Dall’Asen. Un gruppo che in questi mesi ha definito un protocollo: ogni controllo svolto nelle abitazioni dovrà seguire una check list, che comprende una parte documentale, un’altra a vista e prove strumentali, per la durata di un paio d’ore.

«Il problema è che manca la cultura della sicurezza degli impianti elettrici, le cui anomalie sono sottovalutate», mette in risalto Giovanni Schena, elettricista di Agordo, «un po’ per poca conoscenza e un po’ per scarsa sensibilità. In realtà, oggi tutto funziona a corrente e cattivi funzionamenti sono pericolosi, da quelli del forno alle classiche “ciabatte” sovraccaricate. La sicurezza dipende dall’età dell’impianto, ma anche dall’utilizzo che se ne fa e dalla manutenzione. Bisogna fare attenzione anche a pericoli creati da interventi “fai da te”».

Tanti cittadini sono in regola, ma non tutti. In parecchie situazioni manca anche il “salva vita” o gli impianti sono parecchio datati. La campagna di sensibilizzazione continuerà fino al 31 marzo del 2015. «Vedremo poi i risultati e decideremo se proseguire», precisa Dall’Asen. Intanto Confartigianato sta veicolando l’iniziativa tramite la stampa di oltre 20 mila depliant.

Martina Reolon

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