Stop al bike-sharing, arrivano tre mini Spa

/ SOVRAMONTE
Piccole Spa crescono. La cellula turistica per il relax da terra a cielo filtrato dal velux di lusso, con idromassaggio e sauna, conquista anche Sovramonte. Che realizzerà tre strutture in località Laste sul modello dei centri benessere formato famiglia. Per il progetto di riqualificazione turistica per i quali si investono i Fondi dei Comuni di confine già pronti da spendere, le idee innovative vengono avanti in corso d’opera.
Come nel caso delle Laste, località a due passi da Croce d’Aune, per la quale, in maggio, si è fatta la scelta definitiva. Su suggerimento di Novasol, ditta danese che ha individuato negli altopiani di Lamon e Sovramonte grandi potenzialità, l’amministrazione guidata da Federico Dalla Torre punta al recupero delle tre baite delle Laste che saranno riconvertite, con 830 mila euro, in altrettante piccole Spa dove una coppia o una famiglia non numerosa, possano trovare una casa vacanza con annessa piccola sauna e vasca Jacuzzi. Un cambio di indirizzo che modifica sostanzialmente l’idea originale.
«Non saranno realizzate più la stazione di bike sharing e la struttura per alloggiare i gruppi, così come progettato nell’elaborato preliminare dall’architetto Gianni Moretta, ma si punterà sul circuito dei centri benessere, appunto con la riconversione delle baite, che entreranno nella partita degli affitti estivi. Saranno arredate con cura e con gusto, le finiture saranno di pregio e ogni struttura sarà dotata di una sorta di spa familiare», spiega il primo cittadino sovramontino.
La variante è stata apportata di recente, a maggio del 2020, dall’amministrazione comunale sovramontina che si confronta con l’ente capofila di Feltre. «Con questa tranche di fondi, dunque, oltre al recupero e alla riconversione delle baite, ricomprendiamo anche il sito museale di Val Rosna che incide per circa un milione 215 mila euro. Mettiamo in stand by l’osteria del pom prussian che sarà inserita nella prossima tornata, perché si è considerato che i 340 mila euro a progetto non sarebbero bastati per armonizzare in maniera funzionale l’osteria, che avrebbe previsto anche la realizzazione di una sala da pranzo con conseguente ampliamento della cucina, con l’albergo diffuso. Faller sarà dunque l’obiettivo della prossima disponibilità finanziaria dei Fondi». —
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