Stagione in Germania, bilancio ok

DI CADORE. Bilancio positivo per la stagione del gelato in Germania appena conclusa. «Il 2014», dice lo zoppedino Fausto Bortolot, vice presidente di Art Glace e di Longarone Fiere, nonché ex presidente di Uniteis, «è stata una buona annata . Erano anni che non si aveva una primavera stupenda, quindi le gelaterie hanno lavorato bene. Non c’è stato paragone con la primavera dell’anno scorso. Anche durante l’estate fino a metà agosto il lavoro non è mancato, a differenza dell’Italia che ha avuto un 30% in meno sia per quanto riguarda il gelato artigianale che industriale».
Nella parte terminale della stagione si sono poi avuti alti e bassi a seconda delle posizioni delle gelaterie.
Naturalmente l’Uniteis continua a dare un buon supporto ai gelatieri italiani in Germania. «L’Uniteis», dice Bortolot, «è sempre vicina ai gelatieri per venire incontro alle varie difficoltà che si presentano. C’è poi da dire che il nuovo presidente Dario Olivier ha avuto ha avuto l’idea formidabile: fornire ogni gelateria di un monitor con il quale promuovere le specialità della gelateria e in più e le zone di provenienza dei gelatieri. Ecco allora anche una promozione sia delle nostre zone di mare che delle montagne. È’ stata importante anche la rivista per promuovere la vita associativa. Però il punto di contatto ideale fra l’Uniteis e i gelatieri è la Mig, la Mostra internazionale del gelato. È un incontro indispensabile per sentire le nuove tendenze nel campo del gelato artigianale. Incisivi anche i convegni che vengono svolti. Quest’anno c’è anche un incontro con l’autore. Infatti don Andrea Brustolon, originario della Val di Zoldo e discendente da una famiglia di gelatieri , presenta il suo libro dedicato a George-Fernand Dunot De Saint-Maclou (il dottore della grotta di Lourdes) fondatore del Bureau des constatations medicale e confodatore dell’Hospitalité del Lourdes. È stato pubblicato con la sponsorizzazione di un gruppo di quindici aziende leader del settore del gelato artigianale. Il libro era stato già presentato a Lourdes e in quell’occasione con alcuni amici gelatieri abbiamo preparato il gelato artigianale per una giusta promozione.Naturalmente il ricavato era andato quale contributo per il libro».
Mario Agostini
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