Spese pazze in mensa militare La Corte dei Conti si riserva
VENEZIA. Il rancio? Ottimo e abbondante. Ma forse anche troppo, ai tavoli del 7º reggimento Alpini della Brigata Julia. Il maresciallo e gestore della mensa Antonio Pellecchia era stato accusato in prima battuta di peculato aggravato e continuato dalla procura militare di Verona, ma l’accusa era stata archiviata, dopo che nella casa bellunese del sottufficiale non era stato trovato niente. Neanche una scatola di salsa di pomodoro. Tanto meno movimenti sospetti sul suo conto corrente. Ad ogni modo, gli sono state contestate irregolarità notevoli nel servizio di vettovagliamento per qualcosa come 249.688 euro. Un danno erariale che il pubblico ministero della Corte dei Conti, Chiara Imposimato, vorrebbe fargli pagare. Ieri mattina Pellecchia non si è presentato a Venezia e, vista la contumacia, la corte si è riservata di decidere. Passerà un periodo fra i due e i tre mesi, nel frattempo è scattato il congedo. Tempi normali.
Coinvolti anche i due colleghi addetti al vettovagliamento: il tenente colonnello Roberto Monaco e il maresciallo luogotenente Luigi Cacciapuoti, che avrebbero dovuto accorgersi di quanto è successo nel periodo tra il primo settembre 2010 e il 31 dicembre 2011. Detto che Pellecchia è difeso dall’avvocato bellunese Enrica Maria Zanin, mentre Monaco e Cacciapuoti dal veneziano Francesco Curato, la Commissione d’inchiesta amministrativa ha accertato che la quantità di alimentari acquistata al reggimento era stata notevolmente superiore a quella necessaria. Oltre tutto, ha rilevato alcune trascrizioni alterate effettuate su diversi generi, che hanno portato a una differenza di quasi 250 mila euro. Il pm ha sottolineato «una gestione dissennata e dispendiosa del denaro pubblico, finalizzata a procurare ai militari un vitto migliore».
Pellecchia ha ammesso di «aver effettuato acquisti superiori rispetto al budget limitato, posto che ricevevo delle pressioni. Ho alterato i documenti contabili, per poter fornire un vitto migliore». Se ne riparlerà tra alcuni mesi. (g.s.)
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