Specchietto rotto Fallita una truffa ai danni di un 88enne

L’anziano si rifiuta di pagare 50 euro a uno sconosciuto poi fermato e controllato dai carabinieri sulla Culiada

FELTRE. Ha tentato di truffare un 88enne feltrino con la vecchia storia dello specchietto danneggiato, ma l’arzillo anziano non c’è cascato e dopo avere respinto il tentativo di raggiro ha fornito sufficienti informazioni alle forze dell’ordine che poi hanno intercettato il soggetto mentre percorreva la Culiada. Dopo averlo intercettato durante un posto di controllo i carabinieri di Feltre lo hanno sottoposto a lunghi e puntigliosi controlli facendogli capire che il Feltrino non è terreno di facile conquista, ma il soggetto se l’è cavata in assenza di una denuncia specifica. In ogni caso la truffa dello specchietto torna di attualità dopo che nell’ottobre dell’anno passato due anziani di Fonzaso furono convinti a pagare rispettivamente 400 e 150 euro a degli sconosciuti che li avevano convinti di avere subito un danno alla loro macchina.

Giovedì l’88enne feltrino non ha ceduto alle pressioni del truffatore che ha cercato di convincerlo a consegnargli 50 euro. La tattica è nota, ma può avere successo, soprattutto quando la vittima presa di mira è un anziano: «Mi hai rotto lo specchietto della macchina», gli ha detto lo sconosciuto mostrandogli effettivamente il danno, «meglio che la chiudiamo qua. Mi dai 50 euro ed evitiamo di chiamare polizia e carabinieri, che ti farebbero pure la multa». L’episodio è avvenuto tra il quartiere di Farra e viale Pedavena. Il feltrino non ha abboccato e ieri si è rivolto al distaccamento della polizia stradale di Feltre che in base alle notizie fornite ha diramato una nota di ricerca. I carabinieri di Feltre l’hanno raccolta e nel corso di un posto di controllo lungo la Culiada i militari hanno notato quella vettura sospetta, che corrispondeva per modello e colore a quella descritta dall’anziano. Una volta fermata la macchina sono cominciati i controlli che hanno permesso di verificare come quella persona fosse già nota per analoghi comportamenti truffaldini tenuti in passato. L’appello delle forze dell’ordine è quello d non cadere nel tranello. In ogni caso non dare denaro e telefonare al 112 o al 113. Il malintenzionato certamente mollerà la presa.

Roberto Curto

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