Sparirono i gioielli donna incastrata da un compro oro

L’imputata era incaricata dalla padrona di casa di badare a una delle nipoti Scomparsi preziosi per un valore di 5 mila euro 

BELLUNO. Spariscono gioielli nella casa dell’amica. Tra due donne di Belluno, c’era anche un rapporto d’affari, nel senso che l’una affittava l’appartamento di sotto all’altra. La locataria ha scoperto che le mancavano preziosi per circa 5 mila euro e ha presentato una denuncia contro ignoti, indicando però come possibile sospetta Enrica Molin, che alla fine delle indagini preliminari è stata portata a processo per l’ipotesi di reato di furto aggravato.

Il procedimento penale si svolge davanti al giudice Riposati e al pubblico ministero Tricoli e la vicenda è stata ricostruita, durante l’udienza nell’aula al terzo piano del palazzo di giustizia. L’imputata è difesa dall’avvocato Giorgio Gasperin, mentre la vittima si è costituita parte civile con Gianluca Nicolai e, in sede di discussione, chiederà per forza un risarcimento danni. Le due signore avevano un rapporto cordiale e si fidavano l’una del altra. A tal punto che la parte offesa ha affidato per almeno due volte una delle due nipotine alla Molin, per andare a prendere l’altra a scuola.

In almeno una occasione ha avuto le chiavi dell’appartamento ed è approfittando di questo fatto che potrebbe aver sottratto i preziosi. Aveva dei problemi economici, ma non basterebbero a giustificare il furto e allora ci hanno pensato gli investigatori ha trovare un punto di collegamento tra Molin e il furto: ne hanno trovati in giro per i compra oro e una delle commesse ha riconosciuto la donna, dicendo di averla avuta come cliente.

Il giudice Riposati ha preso nota delle testimonianze e rinviato al maggio dell’anno prossimo per completare l’istruttoria e provvedere alla discussione, che si concluderà con la sentenza di primo grado. —

G.S.

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